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"Vita privata di una sconosciuta" E. Mauli Shapiro


Purtroppo questo libro ha deluso le mie aspettative e mi ha annoiata parecchio. Mi è piaciuto però ciò che sta dietro la scelta di scriverlo. La scatola dei ricordi, la vicina defunta, la scatola che gira per il mondo con l'autrice. Il libro in sè mi è sembrato un caos totale. Forse quella scatola dei ricordi andava sfruttata diversamente..chissà..

"Quando, agli inizi degli anni Ottanta, ero una ragazzina che cresceva a Parigi, morì un'anziana signora che viveva qualche piano sopra il mio appartamento. Si chiamva Louise Brunet. Nessuno dei parenti che le erano rimasti s'interessava abbastanza a lei da venire a prendere i suoi effetti personali, così il padrone di casa dovette buttar via tutto. Lasciò che altri inquilini dell'edificio facessero razzia tra le sue cose e si portassero a casa l'argenteria, i gioielli, tutto quel che volevano. Mia madre recuperò una piccola scatola piena di souvenir: vecchie lettere d'amore che risalivano alla prima guerra mondiale, guanti da chiesa di pizzo, fiori secchi, un rosario. Tutti oggetti di scarso valore monetario, ma terribilmente evocativi. uesta scatola è il sepolcro del cuore di Louise Brunet. La storia che c'è dietro gli oggetti si è smarrita e gli oggetti sono ora la storia.
Mentre nel corso della mia vita mi portavo questa strana scatola in giro per il mondo, ho sempre desiderato farne un libro. Ora questo libro esiste e voi lo avete fra le mani. La Louise Brunet che vi si racconta è un'invenzione: la Louise Brunet reale è irrecuperabile. Però è stata lei ad indicarmi le stelle: io mi sono limitata a disegnare le costellazioni." 


"Quest'oggi - ancora martedì - Louise ha trascorso tutto il pomeriggio a sgobbare per preparare un buon pasto. Lo serve a tre uomini, tutti e tre gioiellieri con i baffi: suo padre, suo marito e il loro amico Pierre Cleper. La prima portata è una zuppa di finocchi che sorbiscono dal cucchiaio mentre chiacchierano."
Levare ai finocchi la parte esterna più dura,poi tagliarli a fettine, metterli in una casseruola, unire l'aglio a pezzettini, il prezzemolo tagliuzzato e l'olio.
Coprire con 1,5 l di acqua, salarla e porre il recipiente sul fuoco;
quando l'acqua alzerà il bollore abbassare la fiamma e proseguire la cottura a fuoco lento.
Nel frattempo abbrustolire nel forno le fette di pane e metterle nella zuppiera, versarvi poi sopra la minestra preparata e servire.



"Riflette che è un po' insolito che la sua vita sia così affollata di uomini, considerato l'eccesso postbellico di donne di cui stavano parlando poco prima. Dev'essere fortunata e lo sa. Ama cucinare per loro e averli tutti per sè. Come prima cosa porta le patate in una grossa ciotola e poi torna con lo stufato in una grande zuppiera bianca decorata con disegni di riccioli azzurri, con il cucchiaio da servizio saldamente piantato dentro."

Sbucciate e tritate le cipolle [3cipolle+300g di novelle] e l’aglio [2spicchi], ma conservate una piccola parte del gambo delle cipolle novelle senza tagliarlo.
 Tagliate a rondelle le carote [3carote] sbucciate e lavate.
 Rosolate la pancetta [250g pancetta affumicata] in una cocotte per 5 minuti con olio e poi aggiungete l’aglio, le cipolle e le carote.
 Rosolate per 5 minuti e poi tirate fuori le verdure con un colabrodo sostituendole con la carne [2 kg di carne di manzo sgrassata e tagliata a cubetti (fesone di spalla o parte magra vicino all’osso della spalla)] tagliata a cubetti.
Una volta ben rosolato il manzo, aggiungete la pancetta e le verdure, ma non le cipolle novelle.
 Ricoprite il tutto con vino [3/4 di bottiglia di vino rosso di Borgogna] e brodo [brodo di manzo in polvere (2 cubetti) diluito in 50 cl di acqua calda] .
 Aggiungete il sale, il pepe e il prezzemolo [5 pizzichi di prezzemolo lavato].
 Cuocere per 2 ore e 30 minuti a fuoco medio e con il tegame coperto.
Aggiungete le cipolle novelle 15 minuti prima della fine della cottura.


"Il dessert è una densa crema pasticciera al cioccolato, una meraviglia di panna, uova e golosità. Un po' della sua morbidezza basterà... basterà per un bel po'. assaporano questa dolcezza nel silenzio più totale e sospirano arrendendosi vigliaccamente quando hanno finito."

Versate in un pentolino il latte [250 ml] e la panna [250 ml].
Incidete a metà la bacca di vaniglia, estraetene i semi raschiandoli con un coltellino dalla lama liscia e aggiungeteli al composto di latte e panna, quindi portate il tutto a sfiorare il bollore a fuoco medio. In una ciotola a parte, lavorate con una frusta i tuorli [125gr] con lo zucchero [125gr] poi aggiungete la farina [20gr] e la maizena [20gr] setacciate in modo da evitare che si formino dei grumi. 

Amalgamate bene tutti gli ingredienti per ottenere un composto liscio,
poi unite a filo il composto di latte e panna bollente nelle uova mescolando il tutto velocemente. Riversate il composto nella pentola e portate a bollore, continuando a mescolare per evitare che si formano dei grumi.

Una volta che il composto avrà raggiunto il bollore e avrà cominciato ad addensarsi togliete la pentola dal fuoco e aggiungete il cioccolato fondente tritato [100gr].
Quindi mescolate bene fino a quando il cioccolato non si sarà sciolto.

A questo punto versate la crema così ottenuta in una placca d'acciaio bassa e larga e copritela con un foglio di pellicola trasparente in maniera da far aderire completamente la superficie della pellicola alla crema, in questo modo la crema non formerà alcuna crosticina in superficie e rimarrà morbida. Mettete la crema pasticcera al cioccolato in frigorifero a raffreddare per circa un'ora, quindi utlizzate la crema pasticcera al cioccolato come preferite: per farcire torte o bignè oppure servitela in piccole coppe per poter gustarla al cucchiaio.


Nonostante la mia recensione negativa questo libro mi ha fornito nuove ricette e nuovi spunti in cucina..

Bon Appètit.

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