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La Colazione del Capitano Vimes da "Uomini d'arme" T. Pratchett



Sham Harga sorrise, quanto meno mosse svariati muscoli attorno alla bocca. 
Sharm Harga gestiva da moltissimi anni una trattoria di successo sorridendo, non facendo mai credito e comprendendo che la maggior parte dei suoi clienti voleva pasti adeguatamente bilanciati fra i quattro gruppi alimentari: zuccheri, carboidrati, grassi e pezzetti bruciacchiati e croccanti.

"Vorrei un paio di uova" disse Vimes, "con i rossi durissimi mai i bianchi così molli da gocciolare come melassa. Voglio anche della pancetta, quella pancetta speciale ricoperta di noduli ossuti e piena di pezzi di grasso attaccati. E una fetta di panfritto, quello che ti fa risuonare le arterie solo a guardarlo".

"Ordinazione complessa" commentò Harga.

"Ieri ci sei riuscito. E dammi dell'altro caffè. Nero quanto la mezzanotte in una notte senza luna".

Harga parve sorpreso. Non era da Vimes.
"E quanto nero sarebbe?" domandò.

"Oh, maledettamente nero, direi".

"Non necessariamente".

"Come?"

"In una notte senza luna ci sono più stelle. E' evidente. Si vedono di più. Puo' essere decisamente luminosa, una notte senza luna".

Vimes sospirò. "Una notte senza luna nuvolosa?" suggerì.

Harga esaminò attentamente la caffettiera. "Cumuli o cirro-nembi?"

"Come, scusa? Cos'hai detto?"

"Sui cumuli si riflettono per bene le luci della città, perchè sono nuvole basse, sa. Badi bene, ci possono anche essere nuvole sparse a grande altitudine che riflettono tramite i cristalli di ghiaccio..."

"Una notte senza luna" ripetè Vimescon voce cupa, "che sia nera come quel caffè".

"Giusto!"

"E una ciambellina". Vimes afferrò il panciotto macchiato di Harga e lo attirò a sè finchè non si trovarono naso contro naso. "Una ciambellina così ciambellosa come una ciambellina fatta di farina, acqua, un uovo grande, zucchero, un pizzico di lievito, un pizzico di cannella e un ripieno di marmellata, gelatina o ratto a seconda della preferenza di specie o nazionalità, ok? Non ciambellosa come qualcosa di minimamente metaforico. Soltanto una ciambellina. Una singola ciambellina".

"Una ciambellina".

"Si".

"Bastava dirlo".








CIAMBELLINE ALLA MARMELLATA


Ingredienti:
150 g di latte
 50 g di zucchero (se si vuole più dolce 100 gr)
50 g di burro morbido
25 g di lievito di birra
300 gr farina
1 pizzico sale
1 bustina di vanillina


 Impastare tutti gli ingredienti fino ad ottenere un impasto morbido ed omogeneo. 

Far lievitare per circa 2 ore.

Dividere l'impasto in tante palline.

Stendere ogni pallina e al centro mettere un pò di nutella o marmellata.

Arrotolare e dare la forma di una ciambella (anche se si fanno piccole poi lievitano tantissimo).

[nb: siggilare bene altrimenti durante la cottura il ripieno rischia di fuoriuscire!] 

Disporre le ciambelline ben distanti in un tegame ricoperto di carta forno, spennellare con un pò di latte e terminare con una spolverata di zucchero semolato. 

Far lievitare ancora per circa 1 ora.

Infornare a 180° per circa 15-20 minuti.





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