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"Tentativi di botanica degli affetti" di Beatrice Masini








"Scrivete. Provateci. Nessuno ve lo impedisce.
Ma so che il vostro talento, quello del disegno, è quello vero; ha solo bisogno di trovare la sua strada.
Non ditemi che gli erbari sono la vostra strada.
E' un sentiero, quello."





Ottocento.
Campagna lombarda.

Bianca.
Giovane donna.
Pittrice.
Viaggiatrice.
Botanica.

Giunge a Brusuglio chiamata da don Titta per redigere un erbario.
Esponente illuminato della borghesia lombarda.
Poeta e scrittore.
Sostenitore della causa italiana contro il nemico austriaco.
Padre, marito e figlio dell'imperiosa donna Clara.
Appassionato di botanica e specie rare.

Nella villa di campagna lo spazio non manca.
I giardini, gli orti, i frutteti e le serre custodiscono innumerevoli tesori.

Bianca è stregata da quella vita campestre.
Entra a poco a poco a far parte del piccolo mondo della casa.
I pettegolezzi.
I giochi di potere.
Gli ospiti più o meno graditi.
E i misteri.

Misteri dai quali non riesce a stare lontana.
Convinta di poterli risolvere.
Sicura del potere della verità, sopra tutte le cose.
Diventerà pedina di un gioco che ha radici antiche.

Crescerà, Bianca.
Diventerà una pittrice richiesta dalle signore della buona società.
Indipendente, libera.
Ma saprà gestire queste opportunità?


A volte il destino gioca scherzi strani.
Il mistero si risolverà.
Non prima che lei ne diventi parte.
Non prima che la sua vita venga travolta da eventi più grandi.
Ma Bianca è una ragazza forte, intelligente e piena di voglia di vivere.
E sopravviverà.







Un bellissimo romanzo.
Coinvolgente.
Umano.
Vivo.


Bianca e la Casa di Brusuglio restano nel cuore.




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