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Visualizzazione dei post da agosto, 2014

Panelle siciliane da "La villa degli aranci fioriti" J.H.

Cibo di strada, cibo del mercato; sanguinolento e crudo, fresco e vibrante: il vero ventre della Sicilia. Bancarelle strette l'una accanto all'altra in un dedalo di vicoletti. Bovini e capre, formaggio e pane, frattaglie e pesci, frutta e verdura.  Arancini. Panelle...frittelle di farina di ceci che si compravano per strada e si mangiavano con le mani dopo averle arrotolate. Oppure come antipasto, per stuzzicare l'appetito. Calde e gratificanti, croccanti e succulente. Un fritto retaggio arabo. Fai bollire l'acqua, aggiungi gradualmente la farina di ceci mescolando sempre nello stesso senso. Flavia sottolineò l'ultima frase. Aggiungi prezzemolo tritato e pepe nero. Cuoci fino a che l'impasto non si stacca dalla padella. Versa su una superficie oleata. Livella. Fai rafreddare. Taglia a rettangoli. Friggili fino a farli diventare dorati. Aggiungi succo di limone. Pronti. Panelle  da  Ricette di Sicilia 50

Londra. Camden Market.

Lasciato l'ordinato Camden Lock, ci tuffiamo nel sotterraneo Camden Market! Ombroso, stracolmo di negozietti pieni di chincaglierie varie, odoroso di incensi e cibi di tutti i tipi..  

"La lunga vita di Marianna Ucrìa" di Dacia Maraini

Sicilia. Prima metà del Settecento. L'aristocrazia vive un periodo di grande benessere che precede quella che sarà una lenta ed inesorabile decadenza di privilegi e possessi. Il pensiero illuminista si sta propagando in Europa e in Sicilia, gli echi ancora  lontani, si faranno sempre più vicini. In una famiglia nobile di Palermo nasce Marianna. Figlia del Duca Ucrìa di Fontanasalsa. Destinata come le sorelle ad un buon matrimonio o alla vita di convento. Giovane di bell'aspetto e intelligente ma sordomuta. Nonostante le opposizioni, viene data in sposa allo zio Pietro. Fratello scapolo della madre. Marianna si ritrova, come ogni moglie bambina, legata ad un uomo già in avanti con gli anni. Lontana dall'amato padre e dalle sorelle. Intrappolata in una relazione che ha il solo scopo di creare una discendenza, mantenere terre e patrimoni all'interno della famiglia, generando un erede maschio, che però tarderà ad arrivare. Guardata con sospetto per il s

Sorbetto di Ribes da "Innamorarsi a New York" M.Hill

SORBETTO di RIBES da RistoReggio Ingredienti 250 G Ribes Già Sgranato 1/2 Limone (succo) 150 G Zucchero Lavate velocemente i grani di ribes, fateli sgocciolare in uno scolapasta e passateli al setaccio (oppure frullateli) in modo da ottenere una crema morbida. Sistemate questa crema in una terrina e unitevi il succo di mezzo limone. Mettete lo zucchero in una casseruola dal fondo piuttosto spesso, aggiungetevi un bicchiere scarso di acqua e lasciate bollire lentamente per 5-6 minuti, avendo l'accortezza di mantenere la fiamma sempre molto bassa. Togliete quindi lo sciroppo dal fuoco e, dopo averlo fatto raffreddare, unitevi il passato di ribes, mescolando accuratamente. Versate il composto nel contenitore della gelatiera e preparate il sorbetto secondo le istruzioni specifiche del vostro apparecchio. Se non possedete apparecchi elettrici, ma desiderate ugualmente preparare il gelato in casa, e lo volete ben mantecato, occorrerà seguire alcuni accorgim

Biancomangiare alla Siciliana da "Tentativi di botanica degli affetti" B.M.

Crema tiepida di patate e porri  coi crostini, pollo freddo in gelatina e un misto di carote e zucchine tagliate a fieno molto piacevole all'occhio, infine biancomangiare con crema di fragoline: cibo da convalescenti, o da re, o da re convalescenti. Biancomangiare alla Siciliana  1 L di Latte di Mandorle Buccia di Limone grattugiata 200 gr di Zucchero 100 gr di Amido per dolci Cannella in polvere Mandorle tritate. Mettere il latte sul fuoco a fiamma dolce, tendone da parte un bicchiere. Unire la buccia di limone, lo zucchero e la cannella. Sciogliere l'amido nel bicchiere di latte messo da parte. Filtrarlo ed unirlo al resto del latte. Mescolare continuamente e, quando raggiunge la giusta densità e l'ebollizione, spegnere la fiamma. Continuare a mescolare. Versare in uno stampo precedentemente inumidito. Far raffreddare in frigo. Prima di servire spolverare con cannella e mandorle tritate. ["Tentativi di botanica degli af

Londra. Camden Town & Camden Lock

Ricordo come se fosse ieri la mia prima volta a Londra e a Camden Town. Avevo quindici anni e mettevo finalmente il naso fuori dalla bella Italia senza il vigile controllo dei miei. Certo, ero in vacanza studio, c'erano i compagni (!?), la prof, la simpatica family che mi ospitava (la madre era stata soprannominata Nigthmare mica per niente!!) e le mille raccomandazioni, però il profumo di quei giorni è una madeleine che ogni tanto mi si ripropone in modo inaspettato. Ricordo i colori di questo posto, stracolmo di turisti e di gente strana. C'erano ancora le creste colorate, le borchie e i piercing. I ragazzi seduti in terra a fumare con accanto cani che avrebbero potuto mangiarmi in un sol boccone. L'ambiente un po' mi inquietava e un po' mi affascinava, in entrambi i casi dava una forte caratterizzazione al luogo. Un po' ci sono rimasta male per la mancanza di quell'atmosfera d'altri tempi che mi aveva catturata da ragazzina. Strade pulite, turisti

Spaghetti alla Norma da "Solo un uomo" A.A.

"Discorso poetico ma poco carino nei miei confronti: a parte il fatto che sarei il tuo fidanzato, e che da qualche parte contribuirei al tuo senso di saturazione, accennare ad un "pasto indigesto" mentre sto amorevolmente cucinando per te... Vedrai, dopo aver assaggiato i miei spaghetti alla Norma cambierai idea." SPAGHETTI alla NORMA di  GialloZafferano Due Spicchi d'Aglio Basilico fresco Due Melanzane Cinquecento Grammi di Pelati Duecento Grammi di Ricotta Salata Olio Extravergine di Oliva  Pepe Quattrocento Grammi di Spaghetti Lavare le melanzane e spuntarle. Tagliare le melanzane a fette di un centimetro. Mettere le fette in un colapasta. Alternare gli starti con il sale grosso per farle spurgare. Mette al di sotto un piatto. Coprire con un piatto sul quale appoggiare un peso. Lasciare a riposare per un'ora. Mettere l'aglio e l'olio d'oliva in un tegame. Far dorare per q

"Sicilia. La fabbrica del mito." di Matteo Collura

Perchè la Sicilia è così condizionante per coloro che vi nascono e vi abitano? Perchè, come dice il principe Fabrizio Salina nel Gattopardo , i siciliani sono convinti di essere creature perfette? Perchè sono portati a credere a simile invenzione? Cosa hanno, cosa abbiamo noi siciliani di diverso dai pugliesi o dai liguri? Cosa ci autorizza a ritenerci diversi - perchè migliori - dai lombardi o dai piemontesi? Forse la risposta più sensata è quella suggerita da Vitaliano Brancati nel suo Diario romano : "Noi siciliani siamo soggetti ad ammalarci di noi stessi: un male che consiste nell'essere contemporaneamente il febbricitante e la febbre, la cosa che soffre e quella che fa soffrire." Questo libro raccoglie alcuni dei "miti" che hanno reso celebre la Sicilia. Si parte da vere e proprie figure mitologiche, come quella di Ade, dio dell'oltretomba, fino ad arrivare a miti che vedono come protagonisti briganti, monaci, boss

Inizia il conto alla rovescia. Sicilia arriviamo!

Sono agitatissima e sommersa da guide, appunti, prenotazioni e liste. Mancano poco più di dieci giorni alle agognate vacanze e io non sto più nella pelle! Da qualche anno sognavamo la Sicilia e finalmente il sogno si avvererà! :) Mi hanno detto che ho stilato un programma e un tour troppo ambizioso, lo fanno ogni anno, che vada in Belgio, in Francia o in Veneto (!!!), spero che le previsioni nefaste si rivelino errate anche questa volta, perché da vedere c'è tantissimo, da gustare e assaporare anche...quindi perché non provarci!? Atterreremo a Catania per poi ripartire da Palermo. Avevo già fatto una scelta simile durante un viaggio in Spagna e si è rivelata vincente, così ho pensato di replicare nel viaggio siciliano. Le città che vorrei toccare sono tantissime, senza ovviamente togliere qualche giorno di mare e relax al DolceMetà ^^ Le guide consultate sono le più varie. Alcune si son dimostrate deludenti e altre son ancora in fase di consultazione. Ho anche sce

Londra. Old St.Pancras e l'Hardy Tree.

Il quarto giorno inizia con una bella colazione nutriente ^^ L'idea è quella di oltrepassare la stazione di St.Pancrass e raggiungere Camden, passando per la Old St.Pancras Church. Una volta raggiunto il Camden Market, proseguire lungo il corso del Regent's Canal fino a Islington. Pronti?? ;)

Londra. Da Picadilly a Soho.

Picadilly Circus è inconfondibile. Il palazzo con le insegne luminose e la fontana sovrastata dalla statua di Eros, due simboli della città. Impossibile non passarci. Impossibile non restare affascinati da questo angolo pieno di vita, negozi e traffico.

"L'ultima lettera d'amore" di Jojo Moyes

Questo libro è meraviglioso. Ho riso, pianto, sognato, ricordato e mi ci sono persa.. Le storie sono due. Lontane nel tempo. Vicine nei sentimenti. A fare da filo conduttore delle lettere. Ricevute. Rubate. Perdute. Trovate. Ritrovate. Protagonisti i sentimenti. E' impossibile rimanere indifferenti davanti a questi intrecci. Impossibile non vedere una parte di sè. Impossibile non desiderare un amore così intenso. Sognarlo. Riviverlo. Immaginarlo. Raccontare la trama ne rovinerebbe la lettura. Perfetto per questi caldi giorni estivi.

Londra. Trafalgar Square. Nelson e il Galletto.

Dopo una curva,  la Colonna dell'ammiraglio Nelson, in Trafalgar Square,  riempì la mia vista. Altissima e solitaria, quella sì che era imponente! ["La mia Londra" Simonetta Agnello Hornby]

"Dostoevskij, mio marito" di Anna G. Dostoevskaja

Un'inedita biografia di Dostoevskij. Redatta, dopo la sua morte, dalla moglie Anna. Racconta una storia d'amore e di vita comune che pare inimmaginabile se accostata all'idea che ognuno di noi ha di questo autore. I temi dei suoi romanzi e le foto che lo ritraggono ci danno l'idea di un uomo severo, arcigno e un po' rigido. Una mente solcata da pensieri bui e pieni di sentimenti sinistri. Dostoevskij mi pareva un uomo strano. A prima vista, mi sembrò piuttosto vecchio; ma appena ebbe cominciato a parlare, non dimostrò più di trentasette anni. Statura media, molto dritto. Il viso era stanco e malaticcio, i capelli di un castano chiaro, tendente al rosso, assai lisciati e impomatati. Gli occhi erano completamente diversi; uno era comune, di color castano, ma nell'altro la pupilla si era ingrandita tanto da non lasciar più vedere l'iride. Questa asimmetria dello sguardo dava al suo viso un'espressione enigmatica. Mi pareva di conosc

"Un regalo per sempre" di Melissa Hill

Un paesino irlandese affacciato su un lago. Tranquillità, natura e relax. Molti sono nati qui per poi scappare in città più grandi in cerca di fortuna. Lasciando amori, amici o familiari. C'è chi a volte ritorna. In un'estate come molte altre.. Nina torna a casa del padre. Scappa da un'amore bugiardo. Si presenta alla porta con poche cose. Non dà spiegazioni. Dice che rimarrà poco. Ruth fugge da uno scandalo. Attrice in ascesa. Caduta nella rete del playboy di turno. Torna per ritrovare la calma, riflettere e prepararsi ai prossimi successi. Jess vive in città. Ha un lavoro appagante. Un matrimonio felice. Ma le mancano le sue amiche. Si reca nel paese affacciato sul lago per incontrare proprio loro. Madri indaffarate e casalinghe dalla vita perfetta. Si sente esclusa da questo mondo privilegiato. I discorsi sui figli le mettono i primi dubbi. E la domanda sorge spontanea "E io?" Tre donne molto diverse. Pensano di avere po

Londra. St James Park e Buckingham Palace.

A St.James Park vivono i pellicani. I pennuti sono i regali discendenti di una coppia donaata a Carlo II dall'ambasciatore russo. Ovviamente è vietato disturbarli e dar loro da mangiare. Questo non toglie però la voglia di avvicinarli anche solo per uno scatto. Sono i vip di St.James!

"Gli acquari luminosi" di Sophie Bassignac

Claire. Abitudinaria Ipocondriaca. Fobica. Tutte le mattine, Claire scendeva a prendere il giornale nella buca delle lettere, si piazzava in cucina con la teiera piena e leggeva il giornale partendo dall'ultima pagina. Vive a Parigi ma non esce di casa. Studia i vicini e le loro abitudini attraverso le finestre delle case accanto. Uno in particolare attira la sua attenzione. Un giapponese. Il signor Ishida. Accomunati dalla passione per il Sol Levante. Si concedono sguardi, silenzi e qualche parola. Mentre sorseggiano pregiato tè verde. Ishida nasconde un segreto. Claire lo sa. Lo legge dietro il suo sorriso enigmatico. Le sue risposte concise. Lei aveva una teoria: tutto nella vita era questione di suggestione, la verità non era che un aneddoto, un semplice elemento in un insieme di probabilità ugualmente importanti. Un giorno Ishida sparisce. Solo una lettera la invita a farsi trovare al Museo Rodin. Mettendola anche in guardia da

Londra. Westminster e il Big Ben.

A destra si ergeva l'Abbazia di Westminster, grande, scura, con due torri gemelle ai lati del portico; in fondo, lungo il fiume, il Parlamento, un palazzone in stile neogotico con tantissime finestre alte e strette, pinnacoli di tutte le forme e misure e, sui tettti, cupole e cupolette.  ["La mia Londra" Simonetta Agnello Hornby]

"High & Dry. Primo amore." di Banana Yoshimoto

Se qualcuno ci avesse osservato da un punto altissimo, come il cielo, avrebbe visto solo due esseri umani felici, insignificanti, piccoli, uno accanto all'altro, ma della nostra età, di quello che avevamo fatto fino a quel momento, dei vezzi che davano colore alle nostre giornate, di tutto questo non avrebbe percepito assolutamente nulla... Banana Yoshimoto ha un suo modo unico di descrivere i sentimenti. Lieve. Delicato. Questa è una storia d'amore. Un primo amore. Vissuto come tale. Gioie e dolori. A tinte chiare. Non c'è malizia. Ci sono i sentimenti. La quotidianità. I sospiri. E' un amore che si scopre. Un amore a cui pian piano viene data la possibilità di essere. La storia risulterebbe banale senza il tocco dell'autrice. Il suo modo di dipingere per immagini e colori un sentimento. Una vita interiore piena. Una quotidianità che avvolge. Ho la sensazione che siano cose che a parlarne svaniscono, e altre che inve

Londra. Lungo il Tamigi. Da London Bridge a Westminster Bridge.

Dal London Bridge  prosegue la nostra passeggiata lungo il fiume..

"Solo un uomo" di Alessandra Appiano

Non so se questo libro mi è piaciuto. E' un libro molto leggero, sia chiaro. Perfetta lettura da ombrellone. La protagonista si chiama Alice. Alice ha un figlio. Una relazione finita male alle spalle. E una grande amica. Camilla. Camilla è un po' più grande di Alice. Lavora in radio. Convive con Alessandro. Uomo calmo e pacato. L'opposto rispetto alla sua personalità vulcanica. Camilla è stanca. La vita non le sta dando più nulla. La sua bellezza sta sfiorendo. E vuole prendersi una pausa da tutto. Forse per sempre. Ma dove? La risposta arriverà ad Alice sotto forma di convocazione da parte di un notaio. Camilla se n'è andata. Lasciando una casa e due buste. Una bianca e una rossa. Nelle lettere, la spiegazione, sotto forma di caccia al tesoro, della sua scelta. A quanto pare c'è di mezzo un uomo. Ma quale? Alice ripercorre il passato di Camilla. I suoi amori e i suoi dolori. Parla con chi le è stato vicino. Qualcuno le sbat