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Visualizzazione dei post da marzo, 2014

"A Panda piace..." di Giacomo Keison Bevilacqua

Ho trovato questo fumetto sulla scrivania di mio fratello. Prestito di un'amico. Cimelio da custodire gelosamente. Causa dedica dell'autore. Bè. Il libro è tornato sano e salvo dal suo proprietario. E questo panda pensoso mi ha catturata! A tratti assurdo. Buffo. Divertente. A tratti così vero da poter essere ognuno di noi. Panda è un gran personaggio! Non vedo l'ora di tuffarmi in un nuovo volume! ;)

Pollo al pistacchio da "La villa degli aranci fioriti" J.H.

Un giorno non c'erano tavoli vuoti e le comparve davanti con un cappuccino, un panino e un sorriso di scuse. "Posso?" Ben presto iniziarono a scambiarsi commenti sul lavoro - lui era impiegato presso la società finanziaria due palazzi più in là - e l'attualità.  Non parlò di sua moglie, non allora. Ma le propose di vedersi a pranzo in un pub poco distante il venerdì successivo. Perchè no? Pensò Tess. Aveva apprezzato la sua compagnia. E poi era solo un pranzo. In seguito lui aveva proposto di andare a bere qualcosa dopo il lavoro e, finita la serata, l'aveva baciata. Dopo qualche tempo Tess aveva cucinato per lui - pollo al pistacchio, non per niente era figlia di sua madre - e lui l'aveva sedotta sul divano (Ginny era da un'amica). Poi le aveva detto di essere sposato. A quel punto, secondo il vecchio clichè, era già mezza innamorata e non poteva più tornare indietro. Pollo al pistacchio  da  La Cuoca Mafalda 500 gr d

Marzo.

Inaspettati angoli fioriti. Sulla strada verso il lavoro. Profumo di Primavera. Sole. Sorrido.

"Una luna magica a New York" di Suzanne Palmieri

Per anni non sono riuscita a togliermi dalla mente gli occhi di quella bambina. La verità è che non ci riesco neanche adesso. Quel giorno, quando l'ho presa in braccio, qualcosa si è risvegliato dentro di me. Un misto di gioia e di orrore. E l'estate in cui era tornata da noi, bambina già di dieci anni? Be', per tutti noi fu come ricominciare a vivere. Un miracolo. Un dono. Elly era tornata a casa. Grazie a un pizzico di magia non programmata. E' la storia magica ma terribilmente reale di una famiglia. Anzi due. Gli Amore. Passionali italiani del Bronx di NY. E i Green. Irlandesi trapiantati sulla costa. Entrambe le famiglie hanno retaggi profondi, tradizioni arcane e capacità che si tramandano di generazione in generazione. Fino a quando un anello della catena si rompe. Nonostante le prove superate, le gioie e i dolori da spezzare il cuore. Capita che una figlia rifiuti le proprie radici e tagli i ponti con quel passat

Crema di lenticchie al curry da "Il bosco delle storie perdute" E.F.

..la Fattoria sembrava esercitare un'attrazione particolare sulle eroine che avevano bisogno di prendersi una pausa dalle rispettive vicende.  Madame Bovary aveva sonnecchiato sulla nostra amaca per tre settimane, dopo l'abbandono da parte di Rodolphe.  Penelope si era rimpinzata di minestra di lenticchie al curry, mentrre aspettava Ulisse.  [John Wiliam Waterhouse] CREMA di LENTICCHIE al CURRY di La Cucina di Mamma Loredana   250 gr di lenticchie rosse decorticate 2 scalogni 1 cucchiaio di olio evo 1 noce di burro 2 spicchi di mela 1 litro di brodo vegetale bollente 1 cucchiaino di curry Rosolare gli scalogni nell'olio e burro. Unire i due spicchi di mela tagliati a dadini. Irrorare con il brodo bollente e portare ad ebollizione. Aggiungere le lenticchie ed un cucchiaino di curry. Coprire e cuocere finchè le lenticchie non risulteranno morbide. Servire con fette di pane abbrustolito e aromatizzato all'a

Scadenze.

La nostra vita è costellata da scadenze. Pensiamo al cibo, quello mangiato e quello dimenticato in fondo alla dispensa. A quell'unico uovo lasciato da solo nella scatola a cui appuntiamo una data con la penna, giusto per non sbagliare. Alle amiche che vogliono figli e scherzano sulla "scadenza" biologica che tanto le terrorizza. Ai buoni sconto, le vacanze premio e i cofanetti regalo. Persi, scaduti, dimenticati o utilizzati! Alle bollette, le rette, le rate e chi più ne ha più ne metta. E...i contratti. No. Non mi scade l'affitto. A fine mese. Precisamente il giorno 31 di Marzo. Scado. Non avevo ancora realizzato quanto questo evento potesse scatenare il panico attorno a me. Amiche che chiedono novità. Genitori che incalzano. Nonni che di botto ricordano! Colleghi che sussurrano. A questo flusso di domande si aggiunge il fatto che io sono a casa. Si. Casa. Meritata vacanza. Recupero di ore e ore lavorate nei mesi di piena e da smaltire entro fin

Lunedì.

Capitano lunedì di sole, dopo domeniche di pioggia e grandine. Il cielo di un azzurro intenso. Gli alberi carichi di fiori. Gruppi di anziani che chiacchierano in piazza. Il ronzio delle api. Il rumore ritmico delle forbici di un giardiniere. Occhiali da sole. Capelli al vento. Scarpe di tela rosse. Un tavolo all'aperto. Profumo di caffè. Libro. Cappuccio? Sorrisi. Ci sono lunedì che capitano. Altri li facciamo capitare. Per i sorrisi è tutta un'altra storia.

"L'ultima fuggitiva" di Tracy Chevalier

Ho letto questo libro in tre giorni. Mi ha appassionata e travolta. La protagonista, Honor, è una donna moderna, piena di forza e sentimento. Nonostante l'epoca in cui vive, i pregiudizi e le sue origini quacchere, affronta la vita e gli eventi con inaspettata vitalità e saggezza. Non mancano le liti e colpi di testa. Non manca l'amore, quello che ti fa sentire i brividi e le farfalle nello stomaco, contrapposto a quello solido e trasparente, come gli occhi celesti dei contadini dell'Ohio. Il tutto in una terra che sta crescendo con una propria identità, lontana da quella dei migranti che vi approdano alla ricerca di fortuna. Una terra segnata da una piaga come quella del razzismo, delle fughe e della caccia agli schiavi. Una terra dove aiutare ed essere aiutati puo' essere questione di vita o di morte.  Avrei voluto finisse diversamente. Sono un'appassionata di amori impossibili, di svolte e fughe. La verità è che, Honor, non porta ques

Quiche Lorraine da "L'arte perduta della gratitudine" A.McC.S.

"Mancava ancora un po' all'ora di punta e c'erano diversi tavoli liberi sul fondo del locale. Mentre Isabel si sistemava Charlie sulle ginocchia, Jamie andò al banco a ordinare: una caprese per lui e Isabel, e una fettina di quiche per Charlie. Nell'espositore sotto il banco vide una ciotola di olive e ne aggiunse alcune all'ordine come regalino per Charlie. Erano grosse, col nocciolo, e avrebbe dovuto tagliarle prima di dargliele, ma non avrebbero fatto altro che accrescere la già notevole felicità del bambino." [Foto: GialloZafferano] Quiche Lorraine di GialloZafferano Noce moscata 1 pizzico Pepe 1 pizzico Uova 1 intero più 3 tuorli Sale q.b. Groviera grattugiato 150 g Panna fresca liquida 300 ml Pancetta affumicata a dadini 200 gr Arrotolate la sfoglia sul mattarello e adagiatela sulla tortiera del diametro di 24 cm, precedentemente imburrata e fate aderire la pasta brisè per bene al fondo e ai bordi, tagliat

Aria di primavera sui monti

La primavera è nell'aria. Ormai anche gli scettici se ne sono fatti una ragione. Sta arrivando! Prepotente e capricciosa come solo lei sa essere. Coloratissima e calda. Sabato, dopo il lavoro, sono scappata sui miei monti. Ancora? Direte voi. Ebbene si. Non riesco a farne a meno! La prima cosa che ho notato, lasciando le strade trafficate e iniziando a salire per le strette valli, sono le primule. Macchie di un giallo abbagliante su praticelli spelacchiati, tra rocce e anfratti ancora umidi di inverno. Luminose e sfacciate. Le prime ad annunciare il risveglio.

Tradizione del Pane in Sicilia. La Mafalda.

Una tavola senza pane, si dice, è un giorno senza sole. Il pane, il cibo fondamentale per i siciliani. Fresco e dorato, spesso e soffice. Religione e rituale. Pane a treccia, pane con la croce, pane sformato; pane nero, pane alle noci, pane azzimo e pane al sesamo. Cotto nei forni a legna. Per quanto ne sapeva Flavia, la tradizione del pane votivo esisteva in Sicilia da secoli. Le festività religiose davano ai panettieri più creativi l'occasione di mettere in mostra il proprio talento artistico. E poi c'erano il "ferro di cavallo", il "pesce" e la "mafalda"... Non è semplice... Bisogna usare la giusta quantità di lievito perchè il pane cresca perfettamente mentre è in forno. [...] Il pane, simbolo di tutto quello che continua. Il pane, il bastone della vita... Mafalda dal libro "Pane e roba dolce" delle Sorelle Simili  350 gr di farina di grano duro 150 gr di farina 00 300\400 gr d

"Il bacio del pane" di Carmine Abate

la terra, la bellezza, l'amore, tutto questo ha sapore di pane. [Pablo Neruda] Il pane. Legame con la terra, la famiglia e il passato. Bene prezioso. Cucinato con amore e dedizione alle prime ore d el giorno. Il pane non si butta via, come una pietra senza valore.  Il pane è vita, ci vuole troppa fatica per farlo.  Il pane va rispettato. Questo piccolo libro racchiude molte storie. Tutto succede in un'estate. La scoperta dell'amore. I sogni per il futuro. La forza e l'attacamento alle proprie radici. La dura realtà di una terra che non risparmia nessuno. La voglia di riscatto. La forza di combattere. L'amicizia, quella vera. Quella che salva. Delicato e potente come le estati dell'adolescenza. [CarmineAbate - il sito dell'autore]

Tessa e la frittata perfetta da "Manuale di Cucina Sentimentale" M.L.

Non l’avevo mai fatta, una frittata, eppure il suo gusto mi piaceva, mi faceva tornare bambina e ricordare quelle con cui mia madre mi imbottiva i panini nei pomeriggi estivi passati al mare o in piscina o a correre nei prati in campagna, e mai avrei avuto intenzione di farla. Certo, una nevrotica come me aveva altre mille paure in cucina. Ma non esisteva una cosa che mi spaventasse più di una frittata. Non era l’idea di sbattere le uova, salarle, peparle, aggiungere quel che la fantasia o il frigorifero offrivano, nemmeno far sfrigolare l’olio in padella e versarvi il composto: ciò che mi terrorizzava era l’atto di doverla girare; far saltare in aria un disco di uova con un magistrale colpo di polso, farlo roteare su se stesso e atterrare nuovamente nella padella affinché si cuocesse dall’altro lato, era un procedimento che mi sembrava così difficile da non poterlo attuare nemmeno sotto doping. Neanche l’artificio di rovesciarla su un piatto mi convinceva: l’uovo, ancora leggerm

Cheesecake ai Frutti di Bosco da "Io prima di te" J.M.

"Hai intenzione di farlo?" "Perchè no? Non sono mai stato più in forma." Pensai a tutto l'allenamento supplementare, alle interminabili conversazioni su peso e distanze, forma e resistenza. Era già abbastanza difficile riuscire a catturare l'attenzione di Patrick in quelle settimane. "Potresti farlo con me" disse, anche se entrambi sapevamo che non ci credeva. "Lo lascerò fare a te" dissi. "Certo. Vai pure." E ordinai la cheescake. Cheesecake ai Frutti di Bosco di Cucina di Stagione 180 g di biscotti d’avena 75 g di burro 250 g di mascarpone 200 g di formaggio fresco, ad es. Philadelphia 3 uova 80 g di zucchero 1 limone bio 1 cucchiaio di farina 400 g misto di lamponi, ribes, more, mirtilli.. Foderate il fondo della teglia con carta da forno. Ungete di burro il bordo e cospargetelo di farina. Mettete i biscotti in sacchetto di plastica e sbriciolateli con un mattarel

Polpette di carne da "Per dieci minuti" C.G.

A Vicariello, alla nostra cena, il più delle volte ci pensava mia madre. Verso le sette attraversava l'orto che separava le due case e ci portava una teglia di polpette o di lasagne, le verdure dell'orto bollite, grigliate. Polpette di Misya 500 gr di carne macinata di bovino 4 fette di pancarrè 100 ml di latte 2 cucchiai di parmigiano 2 uova prezzemolo sale pepe olio pangrattato In una ciotola mettete la carne macinata, la mollica del pane precedentemente ammorbidita nel latte, le uova, il parmigiano, sale, pepe e prezzemolo tritato. Impastate fino ad ottenere un composto omogeneo. Con le mani leggermente umide, prendete un pò di impasto per volta e formare delle polpette. Poi passatele nel pangrattato. Friggete le polpette in olio caldo rigirandole per bene da tutti i lati. Servite le polpette calde. ["Per dieci minuti" Chiara Gamberale] Quanto amo le polpette! Sono come le

Messaggi.

"Cos'è questo cerchiolino sopra la M di Cami?" "Un cuore." Mi hai detto che un cerchiolino con un taglio in mezzo è un cuore. Un cuore. E se non avessi chiesto. Se avessi dato per scontato che fosse una macchia di cacao. Il puntino della I slittato un po' più in là. Uno scherzo della crema del cappuccio. Un cuore. Un messaggio. Come in uno dei miei sogni. Quello che pareva vero. Quello che mi è rimasto appiccicato addosso. Un cuore. Per me?

"Il bosco delle storie perdute" di Eileen Favorite

Non potevi mai sapere quale Eroina si sarebbe presentata, e in quale stato. Una prateria. Un piccolo bed and breakfast a conduzione familiare. Una madre. Una figlia. E un segreto. Mamma era sempre stata una lettrice appassionata: a sette anni aveva già divorato  Il giardino segreto  e  La principessa sul pisello . Sapeva esattamente come andavano a finire le storie di quelle donne, ma si comportava come se non ne avesse idea.   Quanto è labile il confine tra fantasia e realtà? Nella vita di Penny e Anne-Marie i due mondi si fondono Eroine dei più famosi romanzi, si prendono del tempo per sè tra le mura di casa loro. Nulla di più assurdo. Affascinante. Pericoloso. Una sola parola fuori posto potrebbe cambiare completamente la trama di una storia. Mai impicciarsi nella vita di un'eroina! Mai raccontare di loro ad un estraneo! Ovviamente, per una ragazza adolescente che si sente trascurata dalla madre, questo potrebbe risultare un po'

Sogni.

In questo ultimo periodo le mie notti sono piene di sogni. Non incubi. Veri e propri sogni. Quelli dai quali non vuoi svegliarti. Quelli che ti restano appiccicati addosso. Sensazioni che permeano giornate piovose. E molto spesso, insieme a me, c'è la stessa persona. Quella a cui, nonostante tutto e tutti, sono legata da una vita. Quella che manca e sa mancare. Quella che, anche se non sa qual'è il mio colore preferito, ha una conoscenza che va oltre "le cose che ognuno dovrebbe sapere", di me. Ci sono attimi in cui mando e ricevo contemporaneamente lo stesso messaggio. Perchè c'è una luna gigante. L'aria profuma di primavera. O abbiamo visto una stella. E poi c'è il cibo. Argomento quotidiano delle nostre conversazioni. Un tempo condiviso. Domeniche sere piene di parole e sapori. Ci sono persone che vedi poco di giorno. E troppo di notte. Persone che ti si attaccano addosso durante sogni quasi reali. Persone che ti vedono. Nonostante tu