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Visualizzazione dei post da 2015

L'insalata di patate di Burg

...quando cresci sotto l'ala di qualcuno che ama l'insalata di patate quanto l'amava mio padre, le priorità cambiano. Inoltre, si puo' scoprire tanto di una persona dalla sua insalata di patate. Mi piace considerarla il test di Rorschach dei cibi. 800 g di patate rosse a pasta cerosa, accuratamente spazzolate 4 uova grandi 8 scalogni (solo parti bianche e verde pallido) affettati sottili 1/4 di cucchiaino di sale (da aggiustare a piacere) 170 g di maionese 4 cucchiai da tavola di Ranch Dressing  2 cucchiai da tavola di aneto finemente tritato 1 o 2 cucchiai di semi di cumino (facoltativo) Mettete le patate in una casseruola grande e ricoprite d'acqua fredda. Aggiungete un generoso pizzico di sale e portate a ebollizione a fuoco medio/alto. Abbassate la fiamma per mantenere un leggero bollore e lasciate cuocere senza coperchio. Verificate la cottura con un coltellino sottile: una volta pronte, dopo circa 15 min, scolatele, s

"Guida astrologica per cuori infranti" di Silvia Zucca

Questo è un libro rosa, romantico, assurdo e sdolcinato. La protagonista, Alice, è una via di mezzo tra Bridegt Jones e una qualsivoglia protagonista della più famosa Kinsella. Goffa, sbadata, incappa continuamente in uomini palesemente sbagliati e persevera nell'ignorare quel che tutti (proprio tutti) abbiamo capito dal primo lascivo sguardo. Lui è il protagonista della storia, la metà della mela, l'uomo affascinante e tenebroso che fa sciogliere la protagonista (e pure noi) nelle più assurde fantasie...eppure questa è de coccio! Scivola da un disastro all'altro, guidata dalle stelle e da specchietti per le allodole di vario tipo. A far da contonro a tutto questo garbuglio amoroso ci sono gli amici, chi se non loro!? Se poi hai la fortuna di avere un amico astrologo, portato al successo proprio da te, cosa chiedere di meglio? Una storia assurda, romantica e sfacciatamente a lieto fine che, nonostante si sappia già come andrà a finire, tiene incollati dalla p

Auguri in Pentola

Buon Natale che sia un giorno speciale freddo fuori ma caldissimo nei cuori, tra canti, brindisi e abbracci, tavole minimalchic o enormi piatti fumanti, montagne di dolci e bicchieri di spumanti insieme a chi amate, anche solo per un giorno all'anno che dopodomani sarà già capodanno! Potrei andare avanti all'infinito ma è meglio che mi fermi qui, le rime ancora intatte e il pubblico non ancora addormentato! ;) Buon Natale di cuore a chi mi legge, a chi mi scrive, a chi lontano lontano è diventato una presenza amica nella mia vita oltre lo schermo, a chi vive nella terracapovolta, a chi passeggia per parchi incantati chiusi da porte segrete, a chi passerà il primo natale da sposata, a chi cucina e scrive di cibo con passione, divisa tra mare e pianura, a chi è tornata a casa per  le feste e con i suoi dispacci da oltreoceano mette il sorriso, ai nuovi lettori, agli affezionati, a tutti quelli che si trovano qui per puro caso. Godetevi questa giornata

"La mia vita fatta in casa" di Molly Wizenberg

Tutto cominciò quand'ero una studentessa del primo anno di superiori.  Eravamo tutti e tre seduti a tavola per cena,  quando mio padre alzava la testa dal piatto e diceva:  "Sapete, in questa casa si mangia meglio che nella maggior parte dei ristoranti". Lo strano piacere ce riusciva a ricavare dalle cene in famiglia mi imbarazzava molto. Ora che sono un'adulta, però, posso ben dire che aveva ragione. Non è che cucinassimo in maniera fuori dal comune, o che mangiassimo sempre cibi squisiti. Penso fosse qualcos'altro a risultare così soddisfacente: era la regolarità con cui ci ritrovavamo in cucina ogni sera, seduti a tavola, e condividevamo il pasto. I piatti non uscivano da una porta a vento,  in equilibrio sull'avambraccio di un anonimo cameriere:  li preparavamo tutti insieme. E' così che abbiamo costruito la famiglia, in cucina, sette sere alla settimana.   Intorno a quella tavola abbiamo creato una vita tutta nos

Solstizio d'inverno. Welcome back Winter!

Benvenuto Inverno! Buongiorno a voi! Mancano tre giorni a Natale! Solo tre e non sembra vero! Il Natale ha la strana caratteristica di passare velocissimo, ci si siede a tavola ed è già sera e si stanno riscaldando gli avanzi per un ultimo giro di cibarie! Io amo questo periodo dell'anno, lo sapete se mi seguite su instagram , perché a parole è difficile descrivere il piacere di una fetta di panettone, la gioia delle lucine, la mia insana mania di sbirciare nelle finestre altrui le decorazioni e gli alberi posizionati strategicamente a portata d'occhio, i pranzi e le cene, i pacchetti e i sorrisi... A questo periodo di delirio lavorativo (chi lavora a contatto con il pubblico o nei negozi, sa di che parlo ^^), seguiranno i saldi e spero la neve che quest'anno tarda ad arrivare e, per quanto paralizzi mari, monti e città, per me è sempre un'emozione grandissima scorgere i primi fiocchi. Lo è da sempre e con gli anni sono parecchio peggiorata, data la mancanza di

"Il ladro di libri" di A. Tota e P. Van Hove

Daniel Brodin è un giovane studente di legge nella Parigi dei primi anni '50. Mantenuto dalla famiglia e ospite di parenti che vivono in città, segue le lezioni ma cova nel cuore ambizioni letterarie. Legge molto, da sempre. E ruba libri, quando riesce a non farsi beccare. E' proprio durante la fuga da un libraio arrabbiato che si imbatte in quelli che lo introdurranno alle avanguardie letterarie e culturali dell'epoca. Un gruppo eterogeneo e vizioso di artisti. Daniel farà di tutto per entrare nel gruppo e mostrarsi per quello che ancora non è, uno scrittore, un artista, un antagonista della borghesia da cui, invece, proviene. Troverà un ambiente prima affascinante e poi sempre più falso e ipocrita. Vi si tufferà e toccherà il fondo della vita e di se stesso, per poi rinascere, nel finale, completamente rinnovato e forse un po' meno bugiardo! Una storia di cambiamenti e avventure. Un tratto particolare che si presta molti

"Cassandra al matrimonio" di Dorothy Baker

Cassandra al matrimonio è un libro che ti lascia senza parole.  In uno stato dubbioso e inquietato. La storia è all'apparenza molto semplice. Due sorelle gemelle. Judith e Cassandra. Il matrimonio della prima. Il delirio da separazione della seconda. Un legame fortissimo. Raccontato a due voci. Con due punti di vista diversi. Entrambi estremi. Un evento che getta nel caos un'intera famiglia. Un estremo tentativo di impedire l'unione. Un fraintendimento. Due abiti bianchi. Identici. Un uomo che non ama la musica. Un paio di scarpe dalle suole usurate. Un pianoforte per due. Un paio di scarpe nuove nuove. Una scarpa che cade.  Un ponte. Un libro intenso,  una scrittura incalzante, una protagonista intelligente e sinceramente bugiarda. Dubbi che vi gireranno in testa per un po'. Leggetelo.

"La gigantesca barba malvagia" di Stephen Collins

Nel perfetto mondo di Qui. Here. Contrapposto al disordinato mondo di Lì. There. Vive Dave. Dave porta il parrucchino per mascherare la calvizie. E' completamente glabro. Fatta eccezione per un peletto che da sempre gli cresce sotto il naso. Dave va al lavoro ogni giorno alla solita ora. Quando torna a casa disegna quel che vede fuori dalla finestra. E ascolta le Bangles. Tutto procede ordinato e schematico. Finchè Dave non si ricopre di peluria. Prima un'accenno di barba e poi sempre più peli. Ingestibili, intrattabili ed impossibili da pettinare. Dave diventa un caso da studiare. Il CAOS nella ordinata Qui. Nulla vi svelerò di questa fiaba moderna. La realtà di Qui, l'alienazione di persone abitudinarie e lobotomizzate, che solo un evento incredibile e spettacolare come quello assurdo e caotico della spropositata crescita della barba, possono incrinare. Le persone iniziano a porsi domande, riflettere, decidere per sè. I percorsi ca

"Tre Ombre" di Cyril Pedrosa

Inizio a parlare di questo libro ammettendo, purtroppo, una verità. Sono rimasta molto delusa dall'epilogo frettoloso della storia. La trama è avvincente e straziante. Un padre cerca in tutti modi di allontanare il figlio dal proprio ineluttabile destino.  Rappresentato da tre ombre, tre cavalieri, tre parche che sono venute a tagliare i fili del tempo. Un padre che vende l'anima per una vita preziosissima.  Più della sua.  Quella del suo unico figlio. Lacrime, riflessioni. Il libro mi ha travolta. Poi in poche battute tutto si è concluso, come doveva. Mi ha lasciato un forte senso di insoddisfazione. Sapevo sarebbe andata a finire così. L'avevo capito. Ma è successo tutto troppo in fretta e troppo facilmente rispetto al primo pezzo di storia. Meravigliosi restano i disegni. La poesia finale. Il senso di un racconto così intimo e straziante. Ma il leggero senso di delusione rimane.

"Da qualche parte nel mondo" di Chiara Cecilia Santamaria

Da qualche parte nel mondo ti si appiccica addosso. E' un sogno sensuale e travolgente che si protrae di pagina in pagina.  Denso.  Come il colore che fuoriesce dai tubetti schiacciati di Lara, i grumi sulla tela, per darle spessore, per renderla viva. Il nero della matita sui suoi occhi, che diventano buchi neri nei quali precipitare colti dalla nostalgia. Sono i granelli di polvere che danzano controluce nel locale di Elio. L'Assenzio. Bevanda mistica dei poeti. Sono i sentimenti che travolgono e stravolgono le vite delle protagoniste. Un libro così non lo si puo' leggere una sola volta. La prima te lo gusti tutto d'un fiato. La seconda lo riassapori. Sai già come andrà a finire  ma hai bisogno di leggerlo di nuovo per crederci.  Devi riassaporare le emozioni sulla pelle.  Piangere. Ridere. Illuderti. Godere.  Immaginare la luce delle mattine e il buio delle sere. Le luci al neon e i faretti. Il buio e le candele. E' un gi

#dicembreinpentola

E' arrivato dicembre! Mancano esattamente 24 giorni a Natale e 31 giorni al nuovo anno! L'anno scorso #dicembreinpentola ha raccolto su instagram le foto via via sempre più gioiose dei giorni dicembrini. Quest'anno si replica! Chiunque voglia condividere un momento particolare, un'atmosfera, un pensiero o un augurio, puo' aggiungere il tag e verrà ricondiviso sul profilo @paroleinpentola . Il Natale è un giorno atteso da passare in famiglia o con gli amici più cari. I giorni che lo precedono sono pieni di magia, attesa e piccole cose che scaldano il cuore e arricchiscono la vita. Doni da condividere. E' arrivato il momento di aprire la prima casellina del calendario dell'avvento! *-* Buon dicembre a voi! Inizia il conto alla rovescia! Qui il link dell'edizione 2014 ;)

To take care.

Prendersi cura di qualcuno. O qualcosa. Essere coperta, rifugio, appiglio. E avere qualcuno che lo sia per noi. Qualcuno a cui basta uno sguardo per sapere come va. Qualcuno che ci dica: "Non ti preoccupare, ci penso io." Era da tanto che qualcuno non mi diceva questa semplice frase. Ieri sera mi ha commossa. Mi sono sentita il peso delle cose tolto dalle spalle. Per un istante di pace infinita. La condivisione dei pesi. Il portare a metà lo zaino pesante. Il calore di un abbraccio. La mollezza di un corpo rilassato. E lui. Il sorriso sbarazzino tra i ricci spettinati. Due occhi luminosi stretti in un sorriso che crea quelle rughette che adoro. Le mani grandi e calde ad avvolgere le mie gelate come sempre. La felicità che moltiplicata per due vale di più. Prendetevi cura di chi amate e lasciate che gli altri si prendano cura di voi nonostante siate delle dure indipendenti cazzutissime donne meravigliose. Ogni tanto ci vuole. Le barriere abba

"La vergine del bordello" di Hubert & Kerascoet

Questa graphicnovel esce dalla mano delle autrici di Bellezza . I tratti però sono totalmente diversi. L'ambientazione infatti non è quella della favola, ma quella di una Parigi noir negli anni tra le due guerre. La protagonista è una ragazza che lavora come domestica in una casa privata, insieme alla sorella. Dopo aver assistito ad un omicidio ed esser rimasta sola al mondo, trova lavoro, riparo e un luogo sicuro dove indagare, in una delle case chiuse più in voga ed elitarie dell'epoca.   Inizia così una carriera da dominatrice. La vergine sanguinaria. A caccia di un assassino. Si caccerà nei guai. E diventerà lei stessa preda. Una protagonista deliziosa. Una Parigi piena di fascino. Un mistero da risolvere.

Grazie.

Quando ero piccola, alla fine di ogni anno di asilo ed elementari, c'era in programma la "Festa del Grazie". Degna conclusione di un anno intenso e preludio di mesi spensierati di vacanze. Lì per lì, l'ho vissuta come una festa piena di canti, spettacoli, balli, amici, cibo e ghiacciolo finale. Io che il ghiacciolo ho iniziato a mangiarlo in età avanzata, perchè prima mi nauseava e dopo due morsi dovevo appiopparlo al primo adulto a portata di mano. Ho sempre amato questa festa e con maggiore consapevolezza, ho imparato ad apprezzarne il significato ora. Grazie. Questa parola corta corta, dal significato grande, parola bella da sentire e ancora più da dire. Perchè significa non essere soli avere qualcuno da ringraziare qualcuno che ha pensato a noi, ci ha aiutati, ha allungato una mano, un sorriso, un abbraccio o anche solo una faccina telematica che in quel momento, il momento perfetto, quello del bisogno, della tristezza o della sfrenata gi

Giornata contro la violenza sulle donne.

le mie scarpe rosse insieme a tante altre di mille colori perché ogni giorno sia un cammino comune contro ogni violenza sulle donne l'umanità intera e il nostro futuro Mai sole.

"L'elenco telefonico degli accolli" di Zerocalcare

Zerocalcare mi piace perchè è estremamente autoironico. Rosicone quanto vuoi, attaccabrighe, procrastinatore ansiotico e divoratore di plum cake,  non si nasconde dietro le solite stupidaggini della serie "sono un'artista" "seguo l'ispirazione del momento.." no questo ultimo lavoro è un inno all'essere se stessi,  un elogio ai difetti che ci rendno unici e lo ammiro perchè si conosce talmente bene da potersi descreivere così dettagliatamente conosce le proprie potenzialità e le pecche  non vi pone rimedio  ma le conosce e le affronta con incredibile ironia. I problemi di Zero, i difetti di una generazione intera, quella a cui appartengo anche io, i dubbi che ognuno di noi affronta quotidianamente e le situazioni comiche, assurde e legate ad usi ormai radicati nelle nostre vite. Tutto questo e molto di più. Una lente d'ingrandimento su momenti e vissuti.

potjiekos africana

Quest'anno abbiamo festeggiato il compleanno di mio fratello in montagna. Protagonista assoluta, la pentola per cuocere ottimi stufati, direttamente sul fuoco, proveniente dalla lontana Africa. L'anno scorso, mio fratello ha passato l'estate in una famiglia di Cape Town e successivamente in Botswana, lavorando come volontario, prima nei quartieri disagiati della città e poi in una riserva di elefanti. Ovviamente è stata un'esperienza incredibile e lontanissima da quello a cui siamo abituati nella nostra vita quotidiana qui in Italia, retaggio di quei giorni e dei sapori gustati, è la potjiekos africana e i ricordi che porta con sè. Per questo compleanno #23 la ricetta scelta è a base di  manzo con verdure e aromatizzata con una birra dal gusto intenso. Enjoy :) Farina Erbe miste Birra 400ml Filetto di Manzo a cubetti 1,5kg Brodo 250ml Burro Polpa Pomodoro 1barattolo Olio Cipolle medie tagliate a fettine sottili n°2 Fagiolini tagliati
Quante volte in queste grigie giornate autunnali ho distolto lo sguardo dalla pioggia sui vetri e dal malinconico velo di nebbia sui campi in novembre, o la mente dalle parole della persona accanto a me, per riandare con un sorriso a quella cena meravigliosa. Non mi furono certo servite vivande sopraffine, poiché lunghe trattative col cameriere produssero solo due uova; ma me le portarono giù per una ripida serie di scalini fino a un cantuccio tra i faggi in riva al mare, e quella sera non c'era al mondo angolo più delizioso.  E. Von Arnim Elizabeth a Rügen Sere d'autunno. Fredde, nebbiose, umide. Sere casalinghe, sotto le coperte, accannto al fuoco. Sere al profumo di legna e caldarroste. Sere in cui riemergono i ricordi dell'estate. Il sole sul viso, i piedi nella sabbia, il cibo mangiato tra chiacchiere e risate in riva al mare. Sere che ci fanno attendere con ansia il Natale. Le luci, i giorni di festa, tutti i pranz

"Elizabeth a Rugen" di Elizabeth Von Arnim

Chiunque sia stato a scuola e ricordi ancora ciò che vi ha appreso,  sa che Rugen è l'isola più grande della Germania, e che si trova nel Mar Baltico al largo della Pomerania. E' anche l'isola che ho deciso di girare a piedi quest'estate,  ma non ho trovato nessuno disposto ad accompagnarmi. Camminare è il modo ideale di spostarsi, se si vuol cogliere la natura autentica delle cose. Solo così si è veramente liberi. Se vi muovete con qualunque altro mezzo che non siano i vostri piedi, arriverete sempre troppo presto, e vi perderete le mille piccole delizie che vi attendono lungo la strada. Elizabeth decide, in barba ad avvertimenti e consigli, di intraprendere l'ennesimo viaggio in solitaria. Come già visto nei libri precedenti, la passione per la solitudine e la contemplazione della natura, sono insiti nel carattere di questa donna risoluta e indipendente che, spesso, rifugge la compagnia di ospiti, amici e familiari, per lidi c

"Racconti del defunto Ivan Petrovic" di Aleksandr Puskin

La raccolta si compone di cinque racconti "Un colpo di pistola" "La tormenta di neve" "Il fabbricante di bare" "Il capostazione della posta" "La signorina contadina" Sono cinque storie molto diverse tra loro, in tutte però troviamo quei caratteri tipici della scrittura di Puskin e della narrazione russa in generale. Ognuna viene introdotta da una citazione presa da un autore russo e l'intera raccolta è preceduta da una fittizia corrispondenza tra un editore e l'autore, per autorizzare la pubblicazione di questi racconti trovati. Vi è allegata anche una lettera in cui, un amico del defunto Ivan Petrovic, ne delinea la personalità dedita alla letteratura e il carattere misterioso. Puskin mette in scena una storia nella storia.

"Irosi Irlandesi" di Terry Deary

Da piccola mi piacevano un sacco i libri della collana "Brutte Storie" (Salani Editore), di alcuni ho un ricordo nitido ma altri si son persi nei meandri della mia testa, quindi mi son detta: perchè non rileggerli tutti!?! Ho iniziato con gli "Irosi Irlandesi", di cui non ho alcun ricordo passato. Ecco qualche esempio delle pratiche degne di Brutte Storie perpetrate negli anni dal pacifico popolo dell'isola verde ;) Non fatevi ingannare dai folletti, hanno sempre con loro una pentola d'oro! Non ve la vorranno dare, si mostreranno stupiti ma non credete ad una sola parola! Mai fidarsi di un normanno! Di solito tendono a fregarti regno e compagnia bella! Il tutto contornato da morte e devastazione. Una tragedia! Storicamente parlando sono state pronunciate le scorrettezze più varie su questa verde isola: "San Patrizio scacciò i serpenti dall'Irlanda" "L'Irlanda è sempre coperta dalla nebbi