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Visualizzazione dei post da febbraio, 2015

"Julie & Julia" di Julie Powell

Anni fa mia mamma mi aveva portato a casa questo libro dalla biblioteca. Il film era stato un successo e sulla copertina campeggiava una sorridente Maryl Streep nei panni della famosa cuoca Julia Child. Purtroppo all'epoca non avevo apprezzato. L'avevo trovato noioso e lagnoso.  Ero piccola e i problemi di una giovane blogger americana alle prese con complicate e burrose ricette francesi facevano parte di un universo lontano mille miglia dalla mia quotidianità! Bè, devo dire che il secondo tentativo è andato decisamente meglio!  Ho divorato il libro in pochi giorni. Julie è fantastica. Caotica ed isterica. Vera oltre ogni immaginazione! Assomiglia ad ognuna di noi e ci ha precedute tutte nell'intento di creare un blog. Qualcosa di unico che ci rispecchi ma che possa anche accogliere interessi e pareri altrui. Ho cercato disperatamente la cronaca di quei giorni ma non vi è traccia nel web di quelle pagine. Un link rimanda ad un qualcosa rimos

Dalla mia finestra.

Voglia di primavera.

Torta di patate dolci da "Confortatemi con le mele" R.R.

E poi, come se le cose non fossero già abbastanza complicate per conto loro, fui vittima di una rapina a mano armata. In seguito trascorsi un lungo periodo in cui rimanevo rintanata per ore nella cucina di Channing Way, a cucinare torte di patate dolci, a stemperare farina e burro, a guardare il grasso che scompariva nella soffice polvere bianca. 2 Patate dolci medie (700 gr circa) 60 gr di Burro 150 gr di Zucchero 2 dl scarsi di Latte intero 3 grosse Uova 1 cucchiaio di essenza liquida di Vaniglia Mezzo cucchiaino di Cannella Un quarto di cucchiaino di Noce Moscata grattugiata  Unquarto di cucchiaino di Sale  1 cucchiaio di Rum scuro 1 cucchiaio di Farina 1 "guscio" ancora vuoto e crudo (diametro 22 cm) della vostra pasta per crostate preferita. Accendere il forno a 180' Punzecchiare le patate dolci con la forchetta e arrostirle appoggiandole su una placca sistemata a mezz'altezza nel forno fino a che saranno tenerissim

"La parte più tenera" e "Confortatemi con le mele" di Ruth Reichl

Leggere "La parte più tenera" non è riuscito a farmi apprezzare del tutto la scrittura di Ruth Reichl.  Non sono nemmeno riuscita a scrivere qualche riga a riguardo, perchè le parole non trovavano strada e le idee non erano chiare. Se mi fossi basata solo sul "mi è piaciuto/non mi è piaciuto" non sarei andata ad ordinare il secondo volume dell'autrice, ma avrei chiuso l'esperienza con un giudizio mediocre. Ho però deciso di darmi una possibilità per comprendere cosa non mi convinceva del tutto nel primo libro. Il secondo volume parte esattamente da dove si era interrotto il primo. La comune di Berkeley e un lavoro da critica gastronomica in avviamento. Il ritmo incalzante mi ha subito coinvolta. La vita di Ruth e le esperienze che la arricchiscono si fanno molto più interessanti e stimolanti. Questo libro mette voglia di fare, cucinare, scoprire nuovi sapori e dimensioni del cibo. Mette a nudo l'umanità di una donna divisa

Ossobuco con Gremolata da "Caffè Babilonia" M.M.

Vi ho portato il mio piatto migliore. Ossobuco con gremolata di pinoli. Porta fortuna, sapete - a Napoli lo mangiamo nelle occasioni speciali -  così ve l'ho portato per il vostro capodanno e compleanno. OSSIBUCHI con GREMOLATA di  LeRicetteDellaVale 3 Ossibuchi 1/2 cucchiaio di concentrato di Pomodoro 1 Limone 1 Carota 1 Aglio 1 Cipolla Brodo Prezzemolo 1 bicchiere di Vino Bianco Farina Burro Sale Pepe Tritate finemente la cipolla, l’aglio e la carota. Incidete gli ossibuchi vicino all’osso affinché durante la cottura non si arriccino. Infarinate la carne e fatela rosolare su ambo i lati in una padella dove precedentemente avrete fatto sciogliere del burro. Una volta che la carne sarà dorata aggiungete il trito di carota, cipolla e aglio. Sfumate con il vino e una volta che sarà evaporato l’alcol aggiungete un paio di mestoli di brodo e il concentrato di pomodoro. Cucinate la carne con il coperchio a fuoco lento per circa un’ora e trenta o

Sfogliatine di crema e marmellata dell'orso Paddington

Paddington si tolse il cappello e lo posò con cura sulla tavola, mentre il signor Brown versava del tè nel piattino. L'orso guardava le paste con l'acquolina in bocca, in particolar modo una grossa sfoglia di crema e marmellata che, alla fine, il signor Brown gli mise davanti su un piatto. SFOGLIATINE di CREMA e MARMELLATA di GnamGnam 500 gr di Pasta Sfoglia 500 ml di Latte 3 Tuorli 130 gr di Zucchero 70 gr di Fecola di Patate 1 stecca di Vaniglia 400 gr di Amarene 1 Albume 20 gr di Zucchero Scaldare il latte sul fuoco con una stecca di vaniglia. Lavorare i tuorli con lo zucchero. Aggiungere la fecola setacciata. Togliere la vaniglia. Aggiungere il latte mescolando con la frusta. Mettere la crema sul fuoco a fiamma bassa e mescolare lentamente finchè non si addensa. Lasciar raffreddare. Stendere la pasta sfoglia e ricavarne quadrati con lati di circa 10 cm. Mettere al centro la crema e l

Aggiornamenti!

Eccomi qui! Isolata dal mondo! Ho mille post ai quali vorrei lavorare e libri dei quali vorrei parlare. Stralci sottolineati, scritti su fogli svolazzanti e tovaglioli. Foto imprigionate nella macchina fotografica e idee che mi frullano in testa senza sosta! Non ho però un portatile sul quale poter lavorare con calma. In questo momento ho fregato la postazione a mio fratello ma, appena sentirà il suo prolungato delle mie ditina sui tasti, verrà a reclamare! Hihihi Nel frattempo vi aggiorno! Sto leggendo "Julie & Julia" della collana #storiedicucina del Corriere della Sera. Ho da poco finito l'appassionante "L'amante del bosco" (Susan Vreeland) che narra la vita avventurosa di Emily Carr. Canadese suddita dell'impero, donna indipendente e amante della cultura nativa. Esploratrice e pittrice. Spero di riuscire a trovare qualcuno dei suoi libri o di poter vedere dal vivo uno dei suoi dipinti! Per ora mi sto facendo una piccola cultura in m

Emily Carr. Maschere tribali. Segni.

Sabato mattina, andando verso il lavoro, mi son apparse queste facce. È sato come un dejavù. Un segno. Avevo appena lasciato il treno e la lettura del libro "L'amante dei boschi" di Susan Vreeland e mi son trovata davanti una foresta di maschere tribali. Facce che spuntano dal nero della foresta.  Un caso? Mi piace pensare che non sia così. Il libro in questione mi ha letteralmente travolta. Emily Carr, la pittrice protagonisa, ha un animo generoso ma indomabile e il suo amore per la cultura dei nativi canadesi è sconfinato.  Le descrizioni delle persone, dei riti e dei grandiosi pali totemici lasciano senza parole ma con la voglia di vedere, scoprire e conoscere. Con la consapevolezza che preservare il passato aiuta a costruire un futuro migliore. Mi ha smosso qualcosa dentro. E poi sono apparse le facce. Il caso non esiste.

Chiacchiere della Nonna Maria

Arriva Carnevale e porta con sé la tradizione di preparare le chiacchiere a casa dei nonni. Questo significa passare un'intera giornata a produrre infinite quantità di dolci. "Visto che "si fanno una volta sola, è meglio abbondare!" questa è la filosofia dei mie cari nonnini, alla quale ci si puo' solo adattare! Armati di ciotole, zuppiere, vassoi e scatole ricoperte da strofinacci, ci stipiamo nella minuscola cucina e, assegnati i compiti, iniziamo il lavoro diretti e sgridati dalla nonna  ;) Il risultato è una meravigliosa distesa di fragranti nuvole coperte di zucchero a velo. Una giornata a chiacchierare, mangiare ed affinare la tecnica. E un'occasione in più per stare insieme e condividere qualcosa di bello. Questa la ricetta della nonna: 1,5 kg di Farina   1 etto di Burro 4/5 cucchiai di Zucchero 12 Tuorli Vino Bianco q.b. Sciogliere il burro e farlo raffreddare con una spruzzata di vino bia
"E a te?" "A me cosa?" "A te l'amore piace?" "Si" ho risposto. "Qualunque cosa accada?" "Si" ho risposto. "Quale ne sia la fine?" "Si"  ho risposto.  "E non voglio neppure dire si e no, come ha fatto la cauta Charlotte Bronte quando le hanno chiesto se le piacesse Londra. Non voglio essere cauta in amore. Non voglio guardare a tutti i motivi per dire no. E' una cosa meravigliosa da avere avuto. Ed è meraviglioso aver creduto in tutto ciò in cui si è creduto". [20 settembre] ["Uno chalet tutto per me" Elizabeth von Arnim]

"La gente felice legge e beve caffè" di Agnès Martin-Lugand

Seduta alla scrivania di Colin, con un atlante davanti agli occhi, studiavo la cartina dell'Irlanda.  Ignorando tutto di quel paese, incapace di scegliere una destinazione qualsiasi, finii per chiudere gli occhi e puntare un dito. Poi li riaprii con circospezione e avvicinai la testa alla pagina. Scostai il dito e decifrai il nome. Il caso aveva scelto un minuscolo paesino, dal nome a stento leggibile. MULRANNY.  Ho letto questo libro in una notte. Me lo sono gustato tutto d'un fiato. Impossibile lasciarlo a metà. Scorre rapido e incalzante, come possono essere certe storie che partono da macerie di tristezza e ricostruiscono, in un turbinio di emozioni ed eventi. La protagonista parte alla volta dell'Irlanda per ritrovare se stessa o perdersi del tutto.  Arriva in un luogo ostile ed accogliente allo stesso tempo. La natura la culla e la minaccia. Il rapporto con i vicini è strano.  Finchè non perde completamente il controllo della sua alt

Kipfel alle Mandorle da "Vintage Dream" E.S.

"Io prendo un caffellatte." "Anch'io", fece Molly. "E un kipfel alle mandorle." "Per me una sfogliatella." Kipfel alle Mandorle di GialloZafferano 250 gr di Farina 150 gr di Burro 100 gr di Zucchero 100 gr di Mandorle  1 Uovo  1 Bacca di Vaniglia Ponete le mandorle nel mixer con metà dello zucchero e tritatele non troppo finemente per realizzare la granella classica.  In una ciotola setacciate la farina, unite la granella di mandorle, incorporate la restante metà dello zucchero semolato e  aromatizzate con i semi della bacca di vaniglia. Poi unite il burro freddo a pezzetti, le uova. Impastate gli ingredienti a mano velocemente fino ad ottenere un composto omogeneo e compatto, formate un panetto, avvolgetelo con la pellicola trasparente e lasciatelo rassodare in frigorifero per 2 ore. Trascorso il tempo di riposo prendete il panetto dividetelo in pezzetti da

"Vintage Dream" di Erica Stephens

                                ...l'era di Olive non era stata propriamente felice. Mi sarebbe davvero piaciuto vivere allora? Avere a che fare con uomini come Ralph Pierce, che ritenevano una donna depravata solo perchè viveva con altre donne lavoratrici? Dovevo ringraziare Dio per la libertà di cui godevo e che consideravo scontata. Olive aveva osato rompere delle regole con cui non mi ero mai dovuta scontrare. Era vissuta a cavallo tra il periodo vittoriano e quello moderno, ed era stata effettivamente lo specchio dei suoi tempi. Era ora che io lo fossi dei miei. Forse lo ero già, ma solo una persona del futuro avrebbe potuto dirlo. Forse ero l'esempio perfetto della donna nel primo decennio del nuovo millennio: titolare di una piccola attività sull'orlo del fallimento, nostalgica di un passato idealizzato, costretta a vivere il suo zittellaggio in una società che induceva le persone a sostituire i contatti umani con quelli virtuali.
Ho il portatile in stato confusionale e mi sto arrabattando con il telefono nel tentativo di produrre qualcosa di buono, ma i risultati non sono il massimo, tra un occhio che sta partendo e l'altro che lo segue a ruota.  Potrei di conseguenza mancare per qualche giorno ^^ Ho finito di leggere "La parte piu tenera" di Ruth Reichl e in una notte ho divorato "La gente felice legge e beve caffè".  Sul primo devo ponderare, il secondo invece è già sulla punta delle mie dita e in parte in un post che pubblicherò presto! Nel frattempo ho iniziato "L'amante del bosco" di Susan Vreelabd, un pettirosso si è posato becchettante sul mio davanzale e il mio lunedi libero si sta tingendo del rosso di un magnifico tramonto.  Sorrido e sorseggio caffè. A presto, spero ;)

"Paddington. L'orso del Perù" di Michael Bond

"...desideriamo che tu ti senta come uno di famiglia, è vero, Henry?" e la signora Brown si rivolse al marito per sollecitarne una conferma alle sue parole. "Certo" disse il signor Brown. "Anzi" aggiunse, "dal momento che è stabilito che lei venga a stare con noi, sarà bene che conosca i nostri nomi: questa è la signora Brown e io sono il signor Brown". L'orso sollevò cortesemente il cappello per ben due volte. "Io, veramente, non ho un nome" disse; "ne avevo uno peruviano, ma qui nessuno potrebbe capirlo". "Si, sarà meglio darti un nuovo nome inglese" approvò la signora Brown, "che faciliti le cose". Girò gli occhi intorno in cerca di ispirazione. "Ma un nome specialissimo..." mormorò pensosa. Mentre parlava, una locomotiva ferma ad una delle banchine dette un fischio acuto e sbuffò una nuvola di vapore.  "Ecco!" escalmò. "Ti abbiamo trovato a

Neve

Sta nevicando. Fiocchi bianchi e cicciotti vorticano silenziosi. Sono uscita di corsa dal lavoro, una deviazione rapida per poter fotografare il Duomo in versione "neve" e poi dritta a prendere il treno. Lo sguardo fisso fuori dal finestrino. Stregata. Io amo la neve. L'ho amata anche quando ha causato danni, quando ci ha fatti andare a sbattere, quando mi ha rovinato un compleanno per aver fatto cadere una persona che si è fratturata un femore a ottanta'anni! Appena il meteo annuncia possibili nevicate per me è gioia allo stato puro. Non sono una fanatica degli sport invernali. Sono una contemplatrice. La guardo e mi incanto. Mi attende un pomeriggio accanto alla finestra. Una tazza di tè caldo al bergamotto, le ultime pagine del libro "La parte più tenera" di Ruth Reichl e una coperta morbida e lanosa. Per oggi non mi serve altro.

"Non sono quel tipo di ragazza" di Lena Dunham

Ho iniziato questa lettura incuriosita dal successo avuto sia dal libro che da "Girls", la serie tv diretta ed interpretata dall'autrice. Il retro della copertina millanta la nascita di una nuova donna capace di surclassare Bridget Jones e Carrie di Sex and the City. Ottime premesse, no? Forse non ho davvero compreso il dramma della vita di Lena, di sicuro ho fatto molta fatica a finire il libro. Ho saltato intere parti senza rischiare di perdere il filo del discorso. Non mi ha lasciato nulla. Di solito anche i libri peggiori ti lasciano qualcosa. Questo niente. E' il diario segreto di una ventottenne americana che, nonostante una vita agiata, la possibilità di fare un po' quel che voleva, sia sul piano sessuale che su quello puramente materiale, ha sviluppato una serie infinita di tic, manie e paranoie da far invidia a casi clinici ben peggiori. Tutti i problemi scaturiscono dalla fervida mente della protagonista. Tutti i problemi, a quanto

Salsa Tartara da "Un segreto non è per sempre" A.G.

Stasera Cordelia indossa una tunica corta arancione di shantung di seta e sembra uscita dall'atmosfera coloniale di Bangkok. "Pettegolezzi?" domanda, poggiando la borsa sulla sedia e afferrando il menù. "Salmone grigliato con salsa tartara...dev'essere squisito. Anche se dovrei limitarmi, ho preso tre etti. Ma me lo ha consigliato Lars, che è stato qui proprio la settimana scorsa." SALSA TARTARA di   GialloZafferano 6 uova 3 cetriolini sottaceto 1 cucchiaio di capperi 1 cucchiaio di aceto bianco 200 ml olio di semi Prezzemolo Dragoncello Sale Far rassodare quattro uova. Tritare finemente capperi, cetriolini, un ciuffo di prezzemolo e uno di dragoncello. Separare i tuorli sodi dagli albumi. Mettere i tuorli in una ciotola, aggiungere l'aceto, un pizzico di sale e una macinata di pepe nero. Lavorare i tuorli fino a creare un'amalgama. Aggiungere due tuorli freschi. Montare il comp

Cieli invernali.

Il mio rifugio profuma di boschi. Aria pulita e cieli azzurri. Legna e camini. Panni che sventolano al sole. Uno spettacolo per gli occhi e il cuore.

"Anya e il suo fantasma" di Vera Brosgol

Anya è la protagonista di una graphic novel dai tratti leggermente dark. Una ragazza ruvida ma dal cuore tenero, come ogni adolescente bisognoso di amici e affetto. Arrivata dalla Russia con la mamma e il fratellino, cerca in tutti modi di allontanarsi dalla sua cultura di origine per assomigliare alle bionde e smilze ragazze che frequentano la sua nuova scuola. Non le riesce bene mimetizzarsi con i suoi capelli corvini e le forme generose. Un giorno, dopo una litigata con la madre e una piccola discussione con la sua migliore amica, cade in una profonda buca, nascosta tra le erbacce del parco. E' così che fa la conoscenza di una ragazza vissuta anni prima e ora legata al suo scheletro sotto forma di spettro. Anya decide di portarla con sè e di svelare il mistero del suo omicidio. Scoprirà quanto è bello avere un'amica speciale che ti aiuta e ti sostiene... ...ma anche alle amiche succede di litigare o di diventare invidiose. Ci si urla cont