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"Elizabeth a Rugen" di Elizabeth Von Arnim





Chiunque sia stato a scuola e ricordi ancora ciò che vi ha appreso, sa che Rugen è l'isola più grande della Germania,
e che si trova nel Mar Baltico al largo della Pomerania.

E' anche l'isola che ho deciso di girare a piedi quest'estate, 
ma non ho trovato nessuno disposto ad accompagnarmi.
Camminare è il modo ideale di spostarsi,
se si vuol cogliere la natura autentica delle cose.
Solo così si è veramente liberi.
Se vi muovete con qualunque altro mezzo che non siano i vostri piedi, arriverete sempre troppo presto, e vi perderete le mille piccole delizie che vi attendono lungo la strada.





Elizabeth decide, in barba ad avvertimenti e consigli, di intraprendere l'ennesimo viaggio in solitaria. Come già visto nei libri precedenti, la passione per la solitudine e la contemplazione della natura, sono insiti nel carattere di questa donna risoluta e indipendente che, spesso, rifugge la compagnia di ospiti, amici e familiari, per lidi calmi e solitari.

Questa volta il luogo prescelto è l'isola di Rugen. 
L'idea iniziale è quella di girarla a piedi ma, non trovando compagne di viaggio abituate alla fatica e all'avventura, si lascia convincere ad essere accompagnata dalla cameriera personale, Gertrud, e dalla carrozza con cocchiere, per avere sempre un passaggio ed un punto di appoggio durante gli spostamenti.

Elizabeth prende spunto per l'organizzazione del viaggio dal libro di Marianne North "Memorie di una vita felice". La sua idea è di seguire i consigli dell'autrice e di scrivere un proprio diario di viaggio, utile a nuovi esploratori di queste zone.
Ovviamente questo non sarà possibile, il diario diventerà il racconto ironico e tragicomico del suo vagabondare, dapprima solitario e successivamente, tormentato e influenzato da presenze moleste ed invadenti.
L'incontro casuale con la cugina Charlotte, femminista convinta in fuga dal marito, borioso e accomodante professore universitario, obbligano Elizabeth alla sua presenza e alle sue strane bizze. L'arrivo del Professore complicherà ulteriormente le cose, così come i continui incontri con la moglie ed il figlio di un famoso prelato di un assurdo paesino inglese.
In un girotondo di fughe, equivoci e tranelli, Elizabeth cercherà con estrema ironia ed arguzia di sbarazzarsi delle fastidiose presenze, per godersi il suo viaggio in pace.




Un altro delizioso romanzo di E. Von Arnim.
Ironico, divertente e ricco di colpi di scena.
Meravigliose le descrizioni dell'isola di Rugen e della sua natura.






Commenti

  1. In poche parole tu riesci a evocare suggestioni e atmosfere. Non è da tutti!

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  2. Un complimento così mi riempie il cuore,
    e mi fa sentire meno sciocca [(e presuntuosa) da qui il perchè tengo il segreto ormai da anni, per paura di venir ridicolizzata nei miei tentativi, da chi mi è più vicino] nel mio raccontare <3

    Grazie :*

    RispondiElimina

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