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"Va tutto bene" di Alberto Madrigal






Ho letto questa graphic novel durante un viaggio in treno.
Ho sorriso, pianto silenziosamente, asciugandomi con il fazzoletto di carta stropicciato che avevo nella tasca del cappotto da chissà quanto, tutto per non farmi notare dagli altri passeggeri, lo sguardo fisso sul libro o rivolto al panorama.
"Va tutto bene" parla di noi.
Ognuno di noi.
Parla di questo momento,
del qui ed ora.
Sara con i suoi progetti per un lavoro che possa conciliare la sua voglia di indipendenza e quella di dare corpo e forma a idee innovative.
Daniel che rimane senza lavoro.
Eva che desidera un figlio, una famiglia.
Steve che farfalleggia qua e là rimanendo sempre solo, nonostante le foto, nonostante conosca un sacco di gente.
Ognuno coltiva dei sogni, delle preoccupazioni e in fondo in fondo ha un progetto, un desiderio fortissimo che si fa strada rendendo la vita quotidiana, un lavoro noioso, la mancanza di un lavoro o di certezze, un ostacolo che pesa sul cuore e sul futuro.
A volte basta un colpo di spugna per sistemare le cose.
A volte serve qualcuno che ci sostenga, che faccia il tifo per noi e ci aiuti a non perdere la fiducia in noi stessi, negli altri e in un futuro migliore per noi e per i nostri figli.


Delicato sia nei toni che nei disegni.
Potentissimo nel suo essere vero,
oltre ogni immaginazione.


Leggetelo.





Commenti

  1. E' vero. A volte la senti forte la sensaazione che non ci si salva da soli. Un abbarccio ragazza sensibile.

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    1. Stamattina ho combinato un casino con le lettere. Sensazione e abbraccio, ovviamente. Ciao!

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    2. Letterine dispettose! :)
      Un abbraccio anche da qui <3

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