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"Tinder" di Sally Gardner & David Roberts





"Sai come la chiamava suo padre, il duca, da bambina?
Tinder, perchè si infiammava 
come lo stoppaccio per accendere il fuoco."





Questa è una fiaba tributo alla più famosa "L'acciarino magico" di Hans Christian Andersen. 
Una versione che pare un sogno, un viaggio onirico tra fantasia e realtà.

L'autrice mantiene i tratti principali della storia originale, arricchendola di particolari affascinanti e un po' creepy, supportata dalle atmosfere inquietanti e ammaliatrici dei disegni che accompagnano la narrazione.





Il nostro protagonista è un giovane soldato scampato alla morte venuta a chiedergli tributo e tratto in salvo da uno strano personaggio che gli fa dono di un paio di stivali per fuggire e di un sacchetto di dadi per scegliere di volta in volta la direzione da prendere. Lo lascia anche con una profezia.

Inizia così il vagabondare di Otto e le mille avventure per ritrovare l'amore e fuggire da continui pericoli. 




La fortuna e la sfortuna saranno sue compagne e spesso una si muterà nell'altra o per essa si spaccerà traendo in inganno il giovane innamorato. I sogni e la realtà si fonderanno, confondendo Otto ed il lettore, trasportando entrambi in onirici viaggi tra la vita e la morte, la realtà e la follia, l'amore e la perdita di ogni speranza.





Una fiaba cupa e affascinante.
Un viaggio senza ritorno.

Inquietantemente splendida.


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