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Visualizzazione dei post da 2017

"Arabesque" di Alessia Gazzola

Alice, ufficialmente medico legale, è in attesa del concorso per un posto fisso in Istituto, quando viene contattata per una consulenza. Trova così un nuovo e affascinante impiego accanto ad un giovane magistrato e al sempre presente Calligaris. La perizia su una nota ballerina, ora direttrice di una scuola di danza, la porterà tra le fila di celebri coreografi, star della danza e le sale di una delle più rinomate scuole romane. Un mondo pieno di invidie e forte competizione, tutù e passi leggeri, indizi seminati in luoghi impensabili. Sulle note dell ' Arabesque di Debussy  la matassa si dipanerà piano piano e il cuore in tumulto di Alice troverà forse il proprio ritmo per danzare tra alti e bassi, amore e passione, ricordi e presente. Non aggiungo altro, per non rovinare il crescendo meraviglioso di questo nuovo romanzo. Queste pagine si divorano in così poco tempo e con tanta voracità da volerne ancora e ancora. Alice Allevi  crea dipendenza.

"Un anno senza te" di Giopota & Luca Vanzella

Un anno senza te purtroppo non mi ha lasciato molto. Non mi ha emozionata, coinvolta o riportata ad amori lontani e tempi che furono. La storia è quella di Antonio che dopo una relazione, a mio parere abbastanza insulsa, con il dj Tancredi, non riesce ad avere rapporti sentimentali duraturi e men che meno profondi. Gli amici di Antonio cercano prima di tirarlo su, poi di appiopparlo a tizi vari ed eventuali e alla fine lo mollano un po' nel suo brodo perché anche loro hanno delle personali gatte da pelare. Non voglio aggiungere altro per non sminuire il lavoro di due autori che sicuramente han messo del loro in queste pagine. Ho letto altre recensioni per capire quale fosse il parere comune su questo fumetto. Molti si sono rivisti (Io no. Antonio non mi è piaciuto come personaggio. Ho trovato il suo approccio superficiale ed infantile.), altri hanno puntato tutto sulla nevicata di conigli, sulla copertina, altri ancora sul dolore profondo della perdita (?). Io non so ch

Libri Natalizi 🎄

Una piccola lista di consigli libreschi a tema natalizio 🎄 Se penso al Natale, il primo autore che mi viene in mente è Charles Dickens. Il suo Canto di Natale è una colonna portante della letteratura natalizia, a cui si aggiungono racconti minori magistralmente orchestrati.     Iperborea, con il suo formato particolare, le copertine splendide e contenuti unici è sempre una certezza. Io ho particolarmente amato la serie di Fiabe nordiche e  Il libro dell'inverno  di Tove Janson. Natale in giallo? Certo che si! Agatha Christie ha dedicato al Natale un paio di splendidi racconti Il Natale di Poirot e   L'avventura del dolce di Natale. Esistono anche moltissime raccolte, tra quelle che ho maggiormente regalato figurano le edizioni che ogni anno Sellerio propone legate alle varie festività! Qui vi segnalo invece Un delitto per Natale    con racconti di vari autori. Il tredicesimo dono   è un libro estremamente commuovente e intriso

"Il gran consiglio del real coniglio" di Santa Montefiore & Simon Sebag Montefiore

Questa è la storia di un piccolo coniglio di campagna, pauroso e tiranneggiato dai fratelli più grandi, che dimostrerà un grande coraggio. E' una fiaba per bambini che si legge con piacere anche da grandi. Shylo è un coniglietto curioso, intelligente e con un grande cuore. La storia è breve ma piena di avventura e colpi di scena. Una piccola pausa dal mondo dei grandi, per tornare a vedere il mondo con gli occhi fiduciosi dei piccoli. La vita è un'avventura. Al mondo, tutto è possibile: basta avere un po' di buona volontà e fortuna, una carota fresca, il naso umido e un pizzico di folle coraggio!

Unboxing bancarella #3

"Verdi colline d'Africa" Ernest Hemingway " Di là dal fiume e tra gli alberi" Ernest Hemingway "A caccia d'amore" Nancy Mitford "Carrie" Stephen King "Il circolo Pickwick" Charles Dickens "Siddharta" Herman Hesse

L'autunno secondo me 🍂🍁

Un'ode all'autunno. Stagione meravigliosa di transizione verso l'inverno ed il natale. Quest'anno ci ha regalato mesi assolati e ricchi di colori magnifici. So che astronomicamente l'inizio dell'inverno si colloca molto più in là rispetto a quest'ultimo giorno di novembre, ma, per quanto mi riguarda, con il primo dicembre io entro ufficialmente nella stagione invernale e soprattutto in mood natalizio 🎄 Ho quindi deciso di salutare questa stagione che per me è stata un vero e proprio dono con una carrellata di autunnosità 🎇☕🌰🍂 🍂🍂🍂🍂🍂🍂🍂🍂🍂🍂🍂🍂🍂🍂🍂🍂🍂🍂

"Macerie prime" di Zerocalcare

“Le nostre vite sono cambiate, in meglio e in peggio. Quando mi guardo intorno vedo un sacco di macerie.” Zerocalcare ha il grande pregio di saper parlare della propria generazione e della propria vita con una sincerità disarmante. Aprire questa graphic novel significa trovarsi davanti ad uno specchio nel quale a volte è difficile fissarsi negli occhi. La realtà, come acqua gelida, serpeggia tra le pagine. Pagine a tratti esilaranti, comiche, piene di spaccati di vita vissuta che ti catapultano in altri libri, in altri tempi. Pagine come pugni nello stomaco, per una frazione di secondo bloccano il respiro e successivamente continuano a far male. Impossibile non ridere, commuoversi, provare rabbia. Le soluzioni sembrano semplici, a portata di mano ma ognuno dei protagonisti vive in una sorta di immobilità, sull'orlo del precipizio. Sei mesi.  Dovremo aspettare sei mesi,  il tempo di assegnazione di un bando,  per sapere cosa ne sarà di tutti loro.  

"Dovremmo essere tutti femministi" di Chimamanda Ngozi Adichie

        Avrò avuto quattordici anni. Eravamo a casa sua e discutevamo riempiendoci la bocca di idee traballanti ricavate dalle nostre letture. Non ricordo di cosa stessimo discutendo. Ma ricordo che, mentre snocciolavo i miei argomenti,  Okoloma mi guardò e disse:  " Sei proprio una femminista". Questa brevissima raccolta di piccoli interventi è uno scrigno pieno di spunti di riflessione. Purtroppo finisce troppo in fretta, ma senza lasciare insoddisfatto il lettore. La scrittura di Chimamanda è chiara e diretta, la sua voce nella mia mente è quella di Ifemelu, la protagonista di Americanah , divisa tra i retaggi della sua cultura d'origine e il desiderio di affermare i propri diritti come donna. Il genere conta in tutto il mondo. E oggi vorrei che tutti cominciassimo a sognare e a progettare un mondo diverso. Un mondo più giusto. Un mondo di uomini e donne più felici e più fedeli a se stessi. Ecco da dove cominciare: dobbiamo cambiare

Unboxing bancarella #2

Bottino alla bancarella dell'usato ✌ "I sublimi segreti delle Ya Ya Sisters"  Rebecca Wells "Afrodita" Isabel Allende "La bella signora Seidenman" Andrzej Szczypiorski "Il sentiero per Crow Lake" Mary Lawson "L'apprendistato di Duddy Kravitz"  Mordecai Richler

Unboxing Bancarella #1

Ultimi acquisti alla mia bancarella dell'usato di fiducia 😍 "Sette storie gotiche" Karen Blixen "Il nome della rosa" Umberto Eco "Il buio oltre la siepe" Harper Lee "La prima moglie"  Daphne du Maurier "Possessioni"  Vernon Lee "Sei biblioteche" Zoran  Zivkovic "Il sogno di un uomo ridicolo, La mite" Fëdor M. Dostoevskij

"Tutto cambia. La saga dei Cazalet." di Elizabeth Jane Howard

Ultimo volume della saga dei Cazalet . Scritto nel duemilatredici, esattamente diciotto anni dopo l'ultimo dei primi quattro volumi:  Gli anni della leggerezza , Il tempo dell'attesa , Confusione e Allontanarsi . Il primo volume è stato scritto negli anni '80 e l'ultimo negli anni '10 del duemila, poco prima della morte dell'autrice. Una domanda mi perseguita da quando ho iniziato la lettura di Tutto cambia , perchè questa scelta dopo tanto tempo? Perchè un finale aperto? Elizabeth pensava di regalarci un sesto libro? La narrazione si sviluppa a cavallo tra il giugno del 1956 e il dicembre del 1958. La guerra è finita. Tutti sono ormai grandi e conducono una vita autonoma secondo le proprie attitudini e scelte. I figli dei figli sono diventati genitori, si sono sposati, hanno divorziato, trovato un lavoro o sono ancora in cerca della propria strada. Il libro precedente mi aveva lasciata piena di speranza per il futuro, di gioia per ognuno dei giova

"Wildwood. I segreti del bosco proibito." di Colin Meloy & Carson Ellis

Lo ammetto, questo libro mi ha attirata principalmente per la bellezza delle sue illustrazioni autunnali e fiabesche. I rimandi ai racconti che leggevo da bambina han fatto il resto. Ammetto anche che la lettura di questo tomone puo' risultare leggermente noiosa, passate le prime pagine in cui si delinea la storia e inizia l'azione ci sono capitoli in cui la narrazione stagna e ci si annoia un po'. Non nego che ci vorranno un bel po' di pagine prima che la vicenda torni ad appassionare il lettore ma da quel momento in poi sarà tutta avventura. Io mi sono risvegliata circa a metà libro e la lettura a quel punto mi ha trascinata fino alla fine senza interruzioni e con qualche lacrimuccia. La nostra protagonista, Prue, vive a Portland con la sua famiglia. Un sabato pomeriggio si trova al parco con il fratellino Mac quando una turba di corvi lo rapisce, portandolo in volo al di là del fiume, dove si trova la landa impenetrabile, un bosco fitto e pericoloso sul

"Il re dell'uvetta" di Fredrik Sjoberg

Tutt'a un tratto, solo per un istante, mi parve di intravedere un legame. Come se la storia di Eisen mi ricordasse qualcosa. Era da più di un anno che gli davo la caccia in archivi e libri e mi ero avvicinato tanto da avere a volte l'impressione che fosse il contrario, che fosse lui a dare la caccia a me. In ogni caso ero fermamente deciso a non perdere le sue tracce confuse. Mi divertivo, forse era tutto qui. Ecco un altro piccolo capolavoro. Scorrevole più dei precedenti, lo svedese che ha catturato l'interesse dell'autore questa volta non mi ha particolarmente coinvolta. Ho apprezzato la sua storia, il legame incredibile con i protagonisti dei due libri precedenti, l'anima eclettica e dai mille interessi racchiusa in un uomo che ha raggiunto i cento anni sempre in piena attività e fermento intellettuale. Un uomo che non si è mai arreso, nonostante il fato avverso e i problemi, nonostante le voci e lo scetticismo.  Perchè uno non si arr

Autunno a Santa Maria del Monte - Sacromonte di Varese -

Ottobre. Domenica mattina. Sveglia presto, con la speranza di aprire la finestra e trovare una giornata di sole, l'idea quella di scalare il Sacromonte di Varese. La verità è che ce la siamo presa comoda, abbiamo fatto colazione, ci siamo crogiolati nella morbida bellezza di una domenica mattina libera e ci siamo mossi un po' tardi, troppo per una salita impegnativa sotto il sole e con la pancia piena. Cambio di programma. Arriviamo in macchina direttamente ad un balcone panoramico, appena prima della via che porta al Santuario e alla cittadina arroccata di Santa Maria del Monte. La vista è mozzafiato, in cielo poche nuvole, il bosco vestito d'autunno e un sole caldo a rendere tutto più piacevole. Il primo luogo che incontriamo lungo la strada è un piccolo cimitero. Nessuno prende la discesina per raggiungerlo quindi è vuoto e silenzioso. Ci sono poche tombe, alcune antiche, altre trasportate qui dal vecchio cimitero, oggi trasformato in un piccolo giardino rec