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Ci sono persone importanti.
Persone che si contano sulle dita di una mano. Facciamo due.
Ci sono parole che saltano ostacoli, bruciano distanze e ti avvolgono come una coperta.
Ci sono persone che ogni volta è come se fosse passato solo un giorno.
Un'ora. Un battito di ciglia.

Ci sono persone che non puoi lasciare andare.
Persone alle quali non sbatti la porta in faccia. La accosti piano.
E anche se sai già che il tuo gesto non è stato capito. Anzi, è stato frainteso.
E sai già che nessuno ti sta correndo dietro per fermarti e dirti di non andare.
Nonostante tutto questo.
E la partenza a tutta velocità verso casa.
E le lacrime. Calde. Silenziose.
Che iniziano a scendere al primo stop.
Nonostante tutto tu vorresti tornare indietro.
Riaprire piano quella porta.
E ricevere un abbraccio.
Sentire che va tutto bene.
Nonostante tutto.

Perchè a volte si sbaglia.
A volte il momento non è quello giusto.
A volte si ha bisogno di urlare.
A volte si sceglie la prima persona che apre la nostra porta.

Quella che non vedi da giorni.
Quella che è lì solo per te.
E lo sai.
Quella che non vuole nulla.
Non chiede.
Non pretende.

Quella che conosci.
E ti conosce.
E sa quando è il momento di andare via.
Anche se fa male.
Anche se è lì per te.
Anche se sa che non hai capito.
Non la seguirai.
Non le chiederai scusa.

Capirai.
Quando ti spiegherà.
Quando sarà già a casa.
Quando non potrai vedere cosa passa nei suoi occhi.
E non potrai abbracciarla.
E dirle che è una sciocca.
Anche se sai benissimo che lo sciocco sei stato tu.

Le persone importanti sono anche questo.
Sono coperte.
A volte troppo corte.

Altre volte.
Calde e avvolgenti.
Come un piumone.
E una buonanotte piena di stelle.






"Siamo capaci di riannodarci, di riprendere i fili della conversazione dopo un silenzio di mesi, come se fossimo un lavoro a maglia, o un ricamo non finito.." 

[Janet Street-Porter]



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