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Se lo conosci, lo eviti. Boom di articoli sulle relazioni lettori/non lettori.


In questi ultimi giorni mi sono capitati sott'occhio un'infinità di articoli dal tema:
"Se ami leggere, non frequentare una persona che non legge."

Sono rimasta parecchio basita davanti ad affermazioni del tipo:
"se non sai cosa legge non potrai mai conoscerlo fino in fondo"
"le discussioni e i litigi saranno più più profondi se infarciti di richiami letterari"
"di cosa mai parlerete? nulla è come scambiarsi pareri su un libro letto!"
"se voi steste leggendo un libro da cui hanno tratto una serie e la serie, seguita dal partner, fosse più avanti del libro, lui potrebbe spoilerarvi la fine!" OMG!?!
"chi legge è più profondo"
"chi legge ha più immaginazione"


Verità assolute?

Inquietanti.

Il mio Metà legge poco, io leggo tantissimo.
Il mio Metà adora horror e thriller.
Io non sono fan del genere.
Conseguenza: quei pochi libri che riesce a godersi tra turni al lavoro, allenamenti e uscite non possono essere discussi/spoilerati/portati come aulici esempi durante feroci discussioni o letti girando le pagine all'unisono in un connubio di pagine e ammore!  -.-"

Ma per favore!?!?


Questi sono i motivi per cui mai e poi mai forzerò qualcuno a leggere. Un libro è un dono. Il mio sistema è regalarli, seminarli come sassolini lungo strade in cui il rumore delle pagine è solo un'eco lontana. Mi piace parlare di libri, raccontare trame e spiegare le mie percezioni, creare interesse e curiosità.
E' sbagliato trincerarsi dietro snobismi di questo tipo che, tra l'altro, potrebbero essere applicati a qualsiasi ramo della vita, degli interessi e delle attitudini di ognuno di noi.



"Chi legge ha una mentalità più aperta"
che dite, lo aggiungiamo?




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