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"Aurore" di Enrique Fernandez




Aurore è una graphicnovel di grande impatto visivo.
Una fiaba più adatta ad un lettore adulto che ad un bambino.





La storia narrata è quella di una tribù i cui componenti hanno perso la fiducia nel prossimo e la fede nel mondo e nella natura. Il rapporto con gli spiriti si fa teso, la sciamana non riesce ad entrare in comunicazione con loro e un giorno, due bambini, si trasformano in dorati gusci vuoti, dopo avere toccato le acque del fiume, improvvisamente tintosi d'oro. 








Aurore, è una dei due bambini trasformati in pietra. Il suo spirito si palesa alla sciamana che la affida ad un magico compagno di viaggio, affinchè salvi il suo villaggio e il mondo da questa perdita di fede. Lo dovrà fare con una canzone che ridoni speranza e orgoglio al suo popolo e a tutte le creature che non vogliono più aver nulla a che fare con l'uomo.









Le premesse di questa graphicnovel sono splendide. I temi attuali e di grande importanza, trattati con delicatezza. I colori e i tratti rispecchiano le atmosfere e i sentimenti dei protagonisti con grande attenzione ad ogni piccolo particolare.
Quello che non mi ha soddisfatta di questa storia è la frettolosa e poco chiara conclusione. E' come se la storia accelerasse di colpo e ci si ritrovasse alla fine senza nemmeno avere avuto il tempo di sentire la canzone di Aurore o assimilare appieno ciò che sta accadendo ad ogni personaggio. Sembra quasi che manchino un paio di pagine a questo libro, strappate senza ritegno da chissà chi.




Una graphicnovel che val la pena sfogliare, per la bellezza dei disegni. Da apprezzare l'idea e il modo in cui viene esposta e trattata. Peccato per il finale lasciato a metà, sarebbero bastate poche tavole per soddisfare il lettore e dare una conclusione degna di questo nome alla storia di Aurore e del suo popolo.


Commenti

  1. Avevo avuto anche io la stessa impressione.
    Graficamente mi è piaciuto tantissimo ma anche io non sono rimasta soddisfatta dalla conclusione :-(

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    Risposte
    1. È come se mancasse un pezzo di collegamento con la conclusione (abbastanza triste e disillusa tra l'altro!)

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