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"Non ditelo allo scrittore" di Alice Basso





Io, questo terzo libro di Alice Basso, l'ho a dir poco divorato.
Ho amato ogni sfumatura di questa Vani, ogni pensiero, ogni pezzetto di cuore messo a nudo e gettato oltre l'ostacolo.
Posso solo dire: ancora! ancora! ancora!

Questo è un libro che mette a nudo l'anima protagonista. L'aura di solitaria, buia, cuore di pietra viene scalfita nei punti più sensibili e Vani emerge, in tutta la sua fragilità. Il passato, tra i banchi di scuola e la famiglia, gli amori che furono, le frequentazioni perse nelle pieghe della storia e le persone che han lasciato un segno e han tracciato una via. I ricordi riaffiorano, così come la consapevolezza di ciò che non desidera essere, riflessa negli occhi di uomo vissuto nell'ombra per anni e salito alla ribalta con il suo bagaglio di rancori. Ritorna Riccardo, in una frenetica caccia alla riconquista di un cuore che non ammette di conoscere già il volto della persona amata. E noi ci lasciamo travolgere, dall'onda dei ricordi, dai sorrisi a fior di labbra e dalle emozioni che questa protagonista, all'inizio così chiusa e scontrosa, ci sa regalare in queste pagine. Inutile dire che non vedo l'ora di leggerne ancora e ancora. 



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